TU LO CONOSCI NICOLA LOVECCHIO?
Presentazione in anteprima nazionale del libro
“La Fabbrica della felicità”
un romanzo avvelenato
con Giulio Di Luzio, autore del libro
Diciannove anni fa, il 9 APRILE 1997, moriva NICOLA LOVECCHIO operaio dell’ Enichem. Il tumore ai polmoni contratto in fabbrica dopo l’esplosione dell’arsenico del 1976 non gli ha permesso di continuare a vivere con la sua famiglia. Ma Nicola non si è arreso ed ha denunciato.
Con l’Indagine Epidemiologica partecipata, cofinanziata dal Comune di Manfredonia e dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, è giunto il momento di rivelare la verità sull’inquinamento, sulla bonifica e sullo stato di salute della nostra popolazione.
Il 9 Aprile ricordiamo Nicola, ma con lui vogliamo ricordare che ogni “Vittima di Enichem” non va dimenticata dalla nostra comunità, ma onorata e ricordata. Le morti e le conseguenze psicologiche del disastro Enichem sono un passato che non è mai passato.
Il 9 Aprile saremo in piazza per presentare in anteprima nazionale il nuovo libro di Giulio Di Luzio (già autore dei “I fantasmi dell’Enichem”, 2003): ricorderemo Nicola attraverso un nuovo romanzo che racconta la sua storia e la storia della nostra città. Il nuovo romanzo di Giulio Di Luzio (con prefazione di Gianni Vattimo) è una occasione per ricordare ed assieme un racconto da ri-vivere assieme, uno strumento prezioso che attraverso la narrativa prova a raccontare ciò che la saggistica ancora non era riuscita a raccontare, un momento importante per una città che prova a raccontare quello è successo a se stessa e all’Italia intera: quante sono le Manfredonia (la “Seveso del Sud”) sparse nel Meridione? Questo romanzo non parla solo di Nicola Lovecchio e non parla solo di Manfredonia, ma anche delle tante, tantissime, città sedotte ed abbandonate da progetti di speculazione e devastazione industriale. E’ un romanzo per tutti, è un romanzo di tutti.
Il 9 Aprile saremo in piazza per chiedere che nella nostra città sia presto intitolato uno spazio verde alla memoria di Nicola Lovecchio e di tutte le vittime dell’Enichem, uno spazio verde ed una memoria da coltivare insieme. Senza memoria e senza impegno non c’è futuro.
“Se sentite di stare nel giusto, andate avanti senza alcun timore.” (N.Lovecchio)
SABATO 9 APRILE ore 17.00 Piazza del Popolo, Manfredonia(FG)
Saranno presenti i familiari di Nicola Lovecchio.
Ogni volta che mi trovo davanti a qualcosa o meglio qualcuno che, approfittando delle emozioni e dei turbamenti della gente, cavalca l’onda pubblica per conseguire un vantaggio per se o per un gruppo, mi viene spontaneo ribellarmi e chiedere di cessare questo sfruttamento delle disgrazie altrui. Mi sta bene studiarne gli aspetti, oppure divulgare e rendere pubblica la vicenda del povero Lovecchio, ma solo con l’intendimento di stigmatizzare le colpe e le responsabilizzare allo scopo di poter evitare il ripetersi di situazioni simili, voglio dire, hai scritto il primo libro, ci hai guadagnato? Sta bene, ora trova altri personaggi e vai oltre!!!! Sto’ “Comitato” è composto da medici, infermieri, o cosa???
io c’ho scritto la mia tesi di laurea su Nicola Lovecchio. ho ricostruito la sua storia attraverso documenti privati e archivi del comune di Manfredonia. una grande mano l’ho avuto dagli ex operai dello stabilimento e da Portaluri. passo dopo passo con una difficoltà estrema. a Siena, città dove mi sono laureata nel 2004, era un argomento scottante, ma sono riuscita a discuterlo nonostante gli ostacoli del presidente di commissione. è stato un lavoro eccezionale. ho lasciato una copia alla famiglia, all’arcivescovado e al comune di Manfredonia. in bocca al lupo francesca valentino.