I Carabinieri del Comando Provinciale di Foggia hanno dato esecuzione ad ordinanza applicativa di misure cautelari nei confronti di quattro indagati per i reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
I provvedimenti sono stati emessi dal Tribunale di Bari su richiesta della Procura della Repubblica di Foggia, che ha diretto un’accurata attività d’indagine dei Carabinieri del Reparto Operativo – Nucleo Investigativo, condotta attraverso attività tecnica e numerosi servizi di riscontro sul campo.
In particolare sono stati sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari
LADOGANA Vincenzo, classe ‘76, LADOGANA Sabina classe ’70, GENTILE Luigi, classe ’87 e CUSMAI Raffaella, classe ’89.
L’attività investigativa prendeva avvio dall’arresto eseguito dai Carabinieri nella flagranza del reato, il 22 marzo 2013, a carico di LADOGANA Vincenzo e GENTILE Luigi, trovati in possesso di mezzo chilo di cocaina e di tutta l’attrezzatura utilizzata per il confezionamento, quali bilancini di precisione, buste in cellophane e nastro adesivo e più di 4.000 euro in denaro contante.
Nel corso della perquisizione venivano rinvenuti, inoltre, tre quaderni da considerarsi dei veri e propri libri contabili, con l’indicazione in forma manoscritta di tutta la movimentazione della sostanza stupefacente che avevano acquistato e venduto, con informazioni dettagliate del prezzo d’acquisto, dei quantitativi ceduti o in giacenza, gli acconti ricevuti, i regali effettuati come campione per l’assaggio ed il reso ricevuto per la cocaina di scarsa qualità. Per tali fatti gli arrestati sono già stati condannati alla pena di quattro anni di reclusione.
Le indagini proseguivano poiché sin dall’inizio era emerso il coinvolgimento di altri soggetti, alcuni dei quali congiunti degli arrestati e dalle prime risultanze investigative emergeva l’importante ruolo nella gestione dell’attività illecita della moglie di LADOGANA Vincenzo, MARZOCCA Laura e della nipote CLEMENTE Adelina, convivente di GENTILE Luigi, le quali concorrevano con LADOGANA Vincenzo nello spaccio della cocaina presso l’abitazione di quest’ultimo già prima del suo arresto.
L’indagine, in breve tempo, consentiva di giungere alla compiuta individuazione di altri parenti che operavano l’attività illecita di spaccio prevalentemente in Cerignola e nei comuni limitrofi del basso tavoliere ed in particolare LADOGANA Sabina, sorella di LADOGANA Vincenzo. Inoltre venivano acclarate responsabilità a carico di CUSMAI Raffaella, la quale in concorso col compagno LEONE Ruggiero, anch’egli sottoposto alla misura degli arresti domiciliari qualche giorno fa, in più occasioni aveva acquistato sostanza stupefacente del tipo cocaina, che poi veniva rivenduta sulle piazze di Cerignola e comuni limitrofi.
L’indagine, condotta tra marzo e giugno 2013, ha permesso di accertare molteplici episodi di spaccio, alcuni dei quali aggravati per essere stati commessi avvalendosi di minori, che svolgevano la funzione di vedette per verificare l’eventuale sopraggiungere delle forze dell’ordine, per un giro d’affari stimato intorno ai 150.000 euro.
Le misure eseguite si aggiungono a quelle operate nel giugno 2015, nell’ambito della stessa indagine, a carico di CLEMENTE Matteo, classe ’95, MARZOCCA Laura, classe ’76, CLEMENTE Valentina, classe ’91, MENNIELLO Giuseppe, classe ’81 e CLEMENTE Adelina, classe ’89.