Proseguono, in tutti i comuni dell’alto tavoliere, le operazioni dell’Arma finalizzate al contrasto dei reati contro il patrimonio. Infatti, nel corso degli ultimi giorni, i Carabinieri della Compagnia di San Severo hanno operato diversi arresti.
In particolare, i militari del Comando Stazione di San Paolo di Civitate, hanno arrestato due cittadini serbi, HOBAKOB CALLIA, classe ’86 e MITROVIC NENAD, classe ’77.
Il fatto è avvenuto nella notte di San Giuseppe quando un uomo di 51 anni residente nel piccolo centro Dauno, mentre si trovava presso casa di amici, riceveva una telefonata da parte di alcuni vicini che segnalavano la presenza di strani movimenti presso la sua abitazione.
L’uomo contattava immediatamente il 112 che era già stato allertato dalle telefonate di alcuni cittadini e subito dopo si recava presso la sua abitazione insieme ad un suo amico.
Una volta arrivato, la vittima sorprendeva i due soggetti ancora all’interno, intenti a mettere le stanza a soqquadro in cerca di preziosi. Vistisi scoperti, aggredivano la vittima malmenandola e colpendola con un cacciavite per poi tentare di dileguarsi.
Una volta usciti dall’abitazione però, si ritrovavano davanti numerosi vicini di casa della vittima accorsi sentendo le grida di aiuto dell’uomo. Disorientati dalla presenza di tante persone, i due soggetti cercavano di fuggire ma in quegli stessi istanti sopraggiungevano i Carabinieri che bloccavano immediatamente i due stranieri impedendogli di fuggire.
Gli immediati accertamenti permettevano, inoltre, di verificare che il MITROVIC risultava destinatario di un provvedimento di cattura per una rapina in abitazione commessa in provincia di Lecce e per il quale era stato condannato a tre anni di reclusione.
Entrambi i soggetti venivano quindi dichiarati in arresto e tradotti presso il carcere di Foggia.
I Carabinieri dell’aliquota Radiomobile di San Severo hanno invece proceduto all’arresto di STANISCI Michele Martino, San Severese classe ’76. L’uomo veniva intercettato sulla statale 16 dai Carabinieri in servizio di perlustrazione sulle principali vie di comunicazioni, a bordo di un furgone fiat DOBLÒ. I militari, che già conoscevano il soggetto per le sue pregresse vicende penali e consapevoli che lo stesso era sottoposto al regime degli arresti domiciliari, gli intimavano di fermarsi ma lo stesso si dava a precipitosa fuga. Dopo un breve inseguimento, lo Stanisci perdeva il controllo del mezzo finendo fuori strada. L’uomo tentava a quel punto di allontanarsi a piedi per le compagne circostanti ma veniva raggiunto e bloccato dai militari.
Il furgone su cui viaggiava lo Stanisci era stato appena rubato in San Martino in Pensilis, in provincia di Campobasso, dove il proprietario aveva appena sporto denuncia. venivano rinvenuti, inoltre, all’interno del veicolo degli arnesi atti allo scasso ed una centralina contraffatta utilizzata per avviare il mezzo.
L’uomo veniva quindi dichiarato in arresto sia per il reato di evasione, sia per quello di furto aggravato e tradotto presso il carcere di Foggia.