Manfredonia penalizzato di un punto. Lo ha deciso la Sezione Disciplinare del Tribunale Federale Nazionale, accogliendo l’istanza di patteggiamento ai sensi dell’art. 23 del Codice di Giustizia Sportiva – rispetto a cui il Procuratore Federale aveva espresso il proprio consenso – dell’ASD Manfredonia Calcio e di Antonio Sdanga, attuale presidente del club e legale rappresentante all’epoca dei fatti contestati, risalenti alla stagione 2013/14.
Alla base della condanna, la querelle relativa alle spettanze (ammontanti a 9.000 euro) rivendicate dal calciatore Michele D’Ambrosio. Spettanze per cui il club sipontino era stato condannato dalla Commissione Accordi Economici e che sono state anche corrisposte, ma con un lieve ritardo (un paio di giorni) dalla società. Da qui, l’attivazione della Procura Federale, che aveva chiesto sei mesi di inibizione a carico di Sdanga, 750 euro di multa e due punti di penalizzazione in classifica. Poi il patteggiamento ai sensi dell’art. 23 del CGS, quindi la condanna a due mesi di inibizione per Sdanga, cinquecento euro di multa e penalizzazione di un punto in classifica, da scontarsi nella stagione in corso, a carico del club.
Il Manfredonia scivola dunque a quota 34 in graduatoria generale.
Graziano Sciannandrone
Domenica tutti allo al MIRAMARE, con un solo grido FORZA DONIA .
Sdanga…per anni ha goduto di “nostri finanziamenti” ed ora che GIUSTAMENTE il Comune ha deciso di stoppare i Finanziamenti si lamenta perché non ha più risorse! Caro “Presidente” siamo tutti bravi a fa i Presidenti co i soldi degli altri!!!!!
Che fine scoppettiante!
CHE VERGOGNA, E SDANGA HA ANCORA LA FACCIA TOSTA DI PARLARE…. VATTENEEEEEE!!!