Intervento dell’ARIF per “arginare il preoccupante fenomeno, che – commenta il vicesindaco Zingariello – avrebbe potuto espandersi su altre aree verdi”.
Si sono svolti, questa settimana, una serie di interventi per combattere la presenza della processionaria, il lepidottero defogliatore che attacca prevalentemente i pini, dei quali, per l’appunto, Manfredonia è ricca.
Le segnalazioni ricevute hanno portato il nostro Comune a pianificare un vero e proprio piano di emergenza, visto che è l’avvento della primavera a favorire il proliferare della processionaria. Primavera che stenta a cominciare, ma le particolari condizioni climatiche dell’autunno scorso, e dell’inizio di questo inverno, hanno indotto le larve del lepidottero ad una maggiore attività nutritiva, con conseguente precoce sviluppo della larvastessa che lascia il nido sugli alberi e scende al suolo, spostandosi in gruppo (usa muoversi in processione, appunto).
“Abbiamo constatato la presenza sul territorio comunale – spiega il sindaco della Città di Manfredonia, Angelo Riccardi – di nidi della ‘processionaria del pino’ e la potenziale diffusione dell’insetto in altre aree comunali. Siamo, perciò, intervenuti chiedendo la preziosa collaborazione dell’ARIF (Agenzia Regionale per le attività Irrigue e Forestali) che, nel volgere di pochi giorni, ha provveduto a bonificare le zone, di propria pertinenza, attaccate dalla processionaria”.
“La lotta alle processionarie – annota, a sua volta, il vicesindaco Salvatore Zingariello– è particolarmente importante perché questi parassiti degli alberi possono provocare seri danni alle piante colpite, ma anche agli esseri umani e agli animali”. Negli ultimi stadi della loro crescita, infatti, le larve di processionaria sono provviste di peli urticanti, che possono essere trasportati dal vento e depositati sulla pelle, oppure essere respirati. Le reazioni infiammatorie possono essere anche gravi, soprattutto nei bambini o negli animali da compagnia, che incautamente vengono a contatto con le larve.
La fascia di pineta a nord della zona confinante con il comparto CA1, quella di Siponto laddove è ubicato l’impianto di elevazione delle acque (in prossimità del bivio in fondo a Viale dei Pini) ed anche i paraggi della basilica di Santa Maria Maggiore di Siponto: questi i teatri degli interventi effettuati dal personale ARIF attraverso il cosiddetto ‘sistema fisico’, ovverosia tagliando i rami contenenti i nidi larvali per, poi, riporre il materiale all’interno di appositi sacchi, da smaltire come rifiuto da parte del personale specializzato.
“La Regione Puglia – prosegue l’assessore Zingariello – ha dedicato un apposito capitolo di bilancio per aiutare i Comuni impegnati nel fronteggiare il nocivo lepidottero, ma era necessario intervenire presto e nel modo migliore possibile. E’ questa la ragione per cui i nostri tecnici comunali hanno chiesto ed ottenuto la collaborazione dell’ARIF, che ringrazio”.
“Il loro intervento tempestivo – conclude Salvatore Zingariello – dovrebbe aver consentito di arginare il preoccupante fenomeno, che avrebbe potuto espandersi velocemente su diverse altre aree verdi. Ciò non toglie che così come continua la nostra attenzione su tutte le aree comunali, è il caso che anche i privati prestino la massima attenzione e collaborazione”.
Si invitano, pertanto, i cittadini a segnalare gli eventuali ritrovamenti di nidi di processionaria. Questi i recapiti del geometra Carmine Guerriero, dell’ufficio Verde Pubblico: 0884.519252/253, guerriero_carmine@libero.it .
Matteo Fidanza
Ufficio Stampa – Città di Manfredonia
Ieri ho portato mio figlio al parco giochi alle spalle della chiesa Sacra Famiglia ed ho notato alcuni alberi con rami secchi. Intervenite per verificare la presenza…. e cercate in tutti i modi di preservare questo angolo gioioso per tanti bambini che risiedono in questi quartieri…. unico angolo di verde in mezzo a tanto cemento.