Finalmente l’immenso, quanto prezioso patrimonio culturale del nostro territorio, sta vivendo una nuova stagione. Il torpore abbattutosi per lunghi anni su di esso determinandone il completo stato di abbandono, oggi, possiamo definirlo un brutto ricordo. C’è voluto un poderoso colpo di reni e una forte presa di coscienza di quanti, a tutti i livelli, hanno creduto in un avveniristico progetto, al fine di ridare vita e splendore ai nostri beni culturali, ritenuto da taluni, quasi impossibile realizzare. Grazie, al Programma Operativo Interregionale “Attrattori culturali, naturali e turismo” (P.O.In) e all’ottima sinergia creatasi tra i vari attori, dal Ministero dei Beni, attività culturali e del turismo, alla Soprintendenza Archeologica della Puglia, all’Arcidiocesi Manfredonia, Vieste, S. Giovanni Rotondo e, non ultima all’Amministrazione comunale di Manfredonia, con orgoglio, possiamo dire essere una realtà palpitante. Motivi che ci consentono di affermare che oggi sul nostro territorio spira un’aria nuova, foriera di speranze per il decollo socio economico e culturale del nostro territorio. Dopo il restauro degli Ipogei Capparelli, il Fossato del Castello Svevo e alle Fabbriche di S. Francesco, un altro meraviglioso gioiello è stato restituito al suo antico splendore, la Basilica di S. Maria Maggiore di Siponto, e fra non molto sarà la volta dell’Abbazia di S. Leonardo. Di questo ed altro si parlerà mercoledì 16 marzo prossimo, con inizio alle ore 18.00, presso l’Auditorium “C. Serricchio” nel corso della presentazione del libro di Giuliano Volpe, professore di Archeologia presso l’Università di Foggia e presidente del Consiglio Superiore “Beni culturali e Paesaggio” del MIBACT. L’incontro è stato organizzato dal Centro Studi “C. Serricchio”. Interverranno: il sindaco Angelo Rccardi, la prof.ssa Nunzia Quitadamo, presidente del Centro Studi “Serricchio”, il prof. Paolo Cascavilla, scrittore e saggista e l’autore Giulio Volpe. Moderatore sarà il giornalista Michele Apollonio. Nel corso dell’incontro saranno proiettate immagini del patrimonio storico a cura dell’arch. Antonello D’Ardes. In considerazione dell’importanza dell’evento s’invita la cittadinanza ad intervenire.
Matteo di Sabato