Pane e politica, storytelling e fornelli, connubi che paiono aver funzionato e centrato l’obiettivo della Conferenza delle Donne Democratiche di Manfredonia: far lievitare e accrescere la partecipazione.
Un Luc gremito di donne e uomini per ascoltare le interessanti narrazioni al femminile dietro ai fornelli dello chef Lucio Mele. Ricette magistralmente rivisitate e contenenti elementi, ingredienti del vissuto o per meglio dire del cuore delle partecipanti.
Storie rivelate dalla viva voce delle protagoniste ma anche dai piatti stessi. A salire sul palco, e guidate nella narrazione dal giovane e talentuoso Felice Sblendorio, la docente e storica attivista Rosa Porcu, la referente di Equality Italia per la Capitanata Francesca Brancati, la mediatrice interculturale Amina Bella e la co-fondatrice della Bottega degli Apocrifi Stefania Marrone.
Sotto i riflettori argomenti e questioni di rilevante interesse e attualità come la questione dei diritti civili ed il recente disegno di legge Cirinnà, la lunga battaglia ed il protagonismo femminile sulla questione Enichem che ancora oggi viene seguita mediante lo studio epidemiologico promosso dall’Amministrazione Comunale, storie di integrazione e di emancipazione culturale.
Uno sguardo differente sulla città proveniente da quattro donne che, per uno strano caso del destino, affondano le proprie origini tutte in regioni e nazioni diverse ma che nella città sipontina hanno individuato il luogo dove trascorrere la propria esistenza.
Da evidenziare una partecipazione eterogenea, un pubblico non esclusivamente e notoriamente legato al partito democratico. Un segno, forse, di un rinnovato fermento che vede in questo caso le donne democratiche promotrici di un interessante momento (il primo di tanti) per festeggiare, in occasione dell’otto marzo, la figura femminile.
Rossella Di Bari
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Foto di Matteo Nuzziello
