“10 miliardi pagati dai pugliesi tra Iva, Irap, Ires e Irpef in Puglia, con una contrazione del gettito dovuta esclusivamente alla riduzione dei ricavi. La crisi, nella nostra Regione, c’è e continua a mordere ogni iniziativa economica. Agli slogan di Renzi e agli annunci di Emiliano, si contrappone l’impietosa fotografia di Confartigianato Puglia, che conferma quanto Forza Italia sostiene e chiede insistentemente dai tempi di Vendola: se non si riduce la pressione fiscale, pensare alla ripresa economica è come cercare l’uscita percorrendo una strada chiusa”. Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale, Giandiego Gatta.
“Come è noto –aggiunge- in Puglia, da dieci anni a questa parte, si pagano le tasse regionali più alte d’Italia. Non c’è da sorprendersi se, tra le imposte che arrivano alle stelle e la farraginosa burocrazia, ci sia una costante decrescita degli investimenti. E, dunque, di reddito e di lavoro. Fino ad oggi, purtroppo, non abbiamo sentito una parola da Emiliano a riguardo, ma è una questione fondamentale che non si può dribblare ancora: la Giunta regionale deve immaginare immediatamente un modo per ridurle, dando ossigeno alle piccole e medie imprese già esistenti e favorendo l’ingresso di nuovi capitali. Solo così –conclude Gatta- possiamo realizzare una svolta. Si cominci a fare sul serio”.
perché non parliamo anche della addizionale comunale una tassa vergognosa,e la pagono soltanto pensionati e chi tiene una busta paga,non basta tutte le altre tasse che paghiamo,dobiamo anche pagare questa tangenta.vergognateviiiiii