“L’Europa pesa sempre di meno a livello globale, sia politicamente che economicamente e preoccupa la scarsa consapevolezza, nelle classi dirigenti europee, della gravita’ della situazione. Eppure i segnali di disagio dei cittadini europei sono sempre piu’ frequenti. L’Ue non e’ in grado di uscire dalla spirale autolesionistica in cui si e’ relegata a causa dell’incapacità di interpretare e comprendere con la dovuta rapidita’ i segnali di cambiamento e di aggiornare le sue politiche. Se a questo si aggiunge l’assurda tendenza a esasperare i conflitti interni e l’abbandono della solidarieta’ tra Paesi membri, non puo’ stupire se l’effetto prodotto e’ la crescita della disaffezione nei confronti del progetto europeista e l’aumento esponenziale delle spinte populiste”. Lo ha detto il presidente della Commissione per le Politiche Ue della Camera Michele Bordo, del Pd, durante il dibattito del ‘Gruppo Spinelli’ in corso alla Camera.
“L’integrazione europea non si realizza unificando le cariche di Presidente del Consiglio europeo e della Commissione e neanche istituendo un ministro delle Finanze europeo o introducendo nuove procedure sul controllo di sussidiarieta’. – ha proseguito Bordo – L’integrazione passa attraverso la realizzazione di politiche che avvicinino i Paesi, promuovendone la crescita, valorizzandone le specificita’ e non riproducendo meccanicamente modelli che si adattano, e neanche alla perfezione, solo ad alcuni Stati”.
“Piuttosto che continuare a esercitarci su proposte di ingegneria istituzionale, allora, sarebbe piu’ utile partire da un’onesta constatazione dei limiti e dei ritardi che l’Europa ha accumulato negli ultimi venti anni al fine di mettere in discussione, ed eventualmente abbandonare, azioni rivelatisi inefficaci e strategie poco produttive ripensando al ruolo dell’Ue in termini piu’ ambiziosi. In caso contrario il processo di rilancio dell’Ue rischia di arrestarsi. Ma un’alternativa non l’abbiamo” ha concluso Bordo.
Discorsi troppo difficili per i comuni mortali….. che purtroppo non sono avvezzi a certi discorsi di…. alta ingegneria istituzionale !!!!
Finalmente.
Caro onorevole,
Finalmente è tornato al suo ruolo naturale, preciso e circonciso.
Volevano tirarla in ballo in questioni serie e da grandi.
Ma ha fatto bene a lasciare stare e tornare al suo ruolo europeo per il
quale tutta la cittadinanza ne va fiera.
Come al solito mia suocera Adelina non ci ha capito un granché di ingegneria istituzionale europea. Mio marito, adesso che è disoccupato, forse apprezzerà le sue conclusioni. Per quanto mi riguarda, io apprezzo ciò che commenta, per piaggeria, non per altro (anche perché non capisco il politichese).
Cmq grazie di deliziarci coi suoi commenti, davvero utili a tutta la nostra comunità.
Cordialità e saluti
Buonasera/buongiorno.
I problemi umani, testimoniano le nostre fonti, sono sempre stati, essenzialmente, gli stessi, se pur ampliati e resi meno risolvibili,
da un “libeo arbitrio” a volte , probabilmente, più vero di certe credenze…
Un vero diritto di ferro lo dovrebbe avere “la città”, diritto che dovrebbe trovare “rafforzamento” dai vari livelli istituzionali, ai quali si è costretti ad essere più che collegati a causa, sicuramente,della mancanza di possibilità di applicazione di competenza ed esperienza…Sicuramente il cittadino deve essere attento a “ben recepire” non secondo il proprio “io”, la volontà
legislativa (in questo caso comunitaria) dei vari livelli legislativi-istituzionali…In caso di finanziamenti, sicuramente si dovrebbe rispondere ai tempi razionali dettati dalle “spese e costi” assunti, che permettano il conseguimento dell’ obbiettivo prefissato…”la via secondo ragione”, anche se è oltre la ragione, ma “la ragione esiste…”…
comunque, ai competenti ed esperti la parola…
Grazie per l’ attenzione e la possibilità d’ intervento…
ricordo la fede in Gesù Cristo figlio di Dio ed in Dio…
(perdono, misericordia, perseveranza…evitare le occasioni…)…
Domenico Pio La Forgia.