Giovedì 21 Novembre 2024

Ase: Tari esistono bollettini trasparenti? (di P. Delle Noci)

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Nel mese di dicembre 2015 sono stati affissi dei manifesti dal titolo “La novità è alle porte”. Nel mese di febbraio 2016 è stato recapitato ai cittadini una lettera dal titolo “Apriamo le porte alla differenziata. Parte la raccolta “porta a porta” dei rifiuti. In entrambi i documenti si ritiene fondamentale il contributo dei cittadini, si chiede disponibilità e partecipazione invocando la  fiducia. Nulla da eccepire per un’iniziativa che, anche se tardiva, trova finalmente i suoi natali.

Nel frattempo però è nata una polemica sulla ecotassa sì, ecotassa no. In entrambi i casi non si è capito se i cittadini di Manfredonia, nella Tari, pagano la ecotassa  e, se la pagano, in quale misura.

Al di là delle polemiche, alcune osservazioni si rendono necessarie. Una Amministrazione che si definisce trasparente e chiede, per un qualsiasi progetto, collaborazione, fiducia e partecipazione ai cittadini, dovrebbe innanzitutto fornire dettagli sugli obiettivi che si pone, su costi e ricavi prima dell’operazione e a regime. Inoltre, sempre in nome della trasparenza, il documento che accompagna l’F24 per il pagamento della TARI, oltre a richiamare gli obblighi di legge, dovrebbe almeno indicare le principali voci che determinano l’ammontare della tassazione, come ad esempio: Costi per il personale, costi per i mezzi di trasporto, costi gestionali(acqua, luce, gas, manutenzioni varie, materiale per gli uffici ecc.), costi per lo smaltimento, eventuale ecotassa e ricavi dalla raccolta differenziata. Il cittadino, in questo modo, diventa consapevole dell’importanza del progetto e dei suoi effetti benefici, si predispone alla collaborazione e può perfino diventare protagonista attivo del progetto.

Purtroppo, le voci che circolano in città sulla raccolta porta a porta, non aprono spiragli di fiducia nei confronti di coloro che la invocano. Sembra che durante le baldorie carnevalesche siano scaduti i termini per la presentazione delle domande per accedere ad un, non ben precisato, corso di formazione per esperti nella raccolta porta a porta. E’ il solito chiacchiericcio di Corso Manfredi o altro? Se la notizia è vera c’è da stupirsi e da chiedersi se trattasi di iniziativa del Comune di Manfredonia, dell’Ase o altro. Essendo l’Ase una società in house a capitale pubblico, i concorsi e le assunzioni dovrebbero essere pubblici e qualsiasi iniziativa, per possibili future assunzioni, dovrebbe essere resa nota almeno all’intera cittadinanza. Se la notizia è vera provoca sconcerto e solleva moltissimi interrogativi. Quale organizzazione ha gestito le informazioni circa la presentazione delle domande? Quali sono i requisiti per accedere ai corsi? Quali sono stati i criteri per la scelta dei corsisti? Domande alle quali dovrebbero rispondere coloro che chiedono collaborazione, partecipazione e fiducia ai cittadini. Purtroppo sono in molti a ipotizzare che trattasi della solita pastetta confezionata dai partiti per sistemare qualche parente e/o amico col metodo ampiamente sperimentato e consolidato che consente un confezionamento protetto e sicuro. Si attiva la solita organizzazioni esterna che, in modo autonomo, indice un corso per una qualsiasi formazione, casomai finanziato anche dalla Regione; a fine corso viene rilasciato un attestato di esperto in un determinato settore; i corsisti entrati in possesso dell’attestato si costituiscono in cooperative oppure attendono una delibera precucita per il caso. Il Comune o l’Ente partecipato ha a disposizione tre soluzioni: indice un concorso per l’assunzione di esperti con il titolo specifico; esternalizzare il servizio con una delibera precucita sulla cooperativa neo nata; affidare il servizio ad una cooperativa già impegnata con l’Ente ma con l’obbligo di assumere personale con la qualifica specifica. La frittata è fatta nel totale rispetto delle leggi in vigore. Se capita che tra gli esperti, nella raccolta porta a porta, compaiono amici e parenti dei partitocrate, nessuno è autorizzato a sollevare polveroni visto che tutto s’è compiuto nella piena regolarità e nel rispetto delle leggi in vigore. Si può solo imprecare contro chi le leggi le ha concepite in violazione al secondo capoverso dell’articolo 3 della Costituzione Italiana; ancora in vigore: È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini…

Se le notizie che circolano sono vere, coloro che invocano la fiducia devono sapere che questa appartiene all’istituto della reciprocità. A meno che non si dia per acquisita la dottrina adottata  del rottamatore, falso profeta della nuova politica: il fiducismo. Pensiero pratico adottato dal movimento etnocentrico, capeggiato dalle lobby del terzo millennio, secondo il quale le ricchezze del mondo devono concentrarsi nelle mani di pochi eletti e prediletti.

 

 

Pino Delle Noci

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