Giovedì 21 Novembre 2024

L’apostolato di Santa Giovanna Antida Thouret nell’anno del Giubileo della Misericordia: “Non aspetta che i feriti bussino alla sua porta, li va a cercare, li raccoglie, li abbraccia, li cura, li fa sentire amati”

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Domenica 21 febbraio, il gruppo di Manfredonia “Amici di Santa Giovanna Antida Thouret” guidato da suor Maria Grazia dell’Istituto “San Francesco da Paola” e una rappresentanza del gruppo della Parrocchia “Santo Spirito” hanno intrapreso uno straordinario cammino verso Napoli per incontrare altri gruppi del Meridione d’Italia e cominciare insieme un apostolato secondo i dettami del “Giubileo della Misericordia” di Papa Francesco.

L’incontro si è tenuto nella Casa provinciale della congregazione delle Suore della Carità di Santa Giovanna Antida a Napoli in cui erano presenti i gruppi pugliesi di Manfredonia e Foggia, quello calabrese di Villa San Giovanni e quelli campani di Napoli e San Giorgio a Cremano. Durante la fresca mattinata, il sacerdote Don Nicola Longobardi della Parrocchia di Capodimonte ha disquisito sul valore ed il senso del “Giubileo della misericordia”, facendo un po’ un excursus biblico-storico, per giungere alla missione evangelica ed educativa di Papa Francesco che ha indetto l’Anno Santo il 13 marzo 2015, al di fuori degli schemi e dei regolamenti. Si tratta di un Giubileo straordinario a 50 anni dalla fine del Concilio Vaticano II, con inizio l’8 dicembre e fine il 20 novembre 2016. L’ultimo Anno Santo ordinario è stato il Grande Giubileo del 2000 indetto da Papa Giovanni Paolo II per ricordare i duemila anni dalla nascita di Gesù. Il prossimo sarà nel 2025. Secondo la Chiesa Cattolica il Giubileo è l’anno della remissione dei peccati, della riconciliazione, della conversione e della penitenza sacramentale. Per cancellare i peccati con la remissione completa di tutte le colpe furono istituite le “indulgenze plenarie”, espletate attraverso dei pellegrinaggi in alcune località: l’Aquila, Atri e infine Roma alle basiliche di San Pietro e San Paolo fuori le mura nel 1300 quando papa Bonifacio VIII istituì il primo Giubileo. Don Nicola Longobardi continua “l’indulgenza è un dono del Signore dato all’uomo per liberarlo da tutti i mali, cancellati con la confessione. L’uomo si libera completamente dai peccati quando volge verso Gesù che è la “porta” oltre la quale si espiano le colpe. Papa Francesco simbolicamente apre la “porta” e l’attraversa per offrire al popolo l’indulgenza misericordiosa del Signore”. Questi anni sono stati segnati dai continui sbarchi dei migranti disperati in cerca di una terra benigna che li potesse ospitare. Papa Francesco chiede al mondo intero di aprire le “porte” e non erigere invece muri e barriere. Auspichiamo che gli Stati interessati dagli incessanti flussi migratori ascoltino amorevolmente l’appello di papa Francesco per aiutare i profughi e i richiedenti asilo che fuggono dall’orrore delle guerre. Il concetto di “misericordia” è stato ripreso nel pomeriggio in un altro incontro in cui Suor Giusy ha esplicitato le “Opere di Misericordia di Santa Giovanna Antida”. Le principali sono: il soccorso dei poveri al domicilio e l’istituzione dell’Ospedale degli Incurabili, tutt’oggi ancora presente a Napoli, seppur in condizioni fatiscenti, a fianco all’Istituto delle Suore della Carità fondato da Santa Giovanna Antida. Un’altra importante opera fu l’istituzione della scuola nel pensionato dei Miracoli con lo scopo di istruire gli ignoranti poveri e successivamente anche le signorine di famiglie nobili che favorevolmente si affidarono alle “suore della carità”. La vita di suor Giovanna Antida non fu priva di sacrifici e fatiche che riuscì ad affrontare con la tenacia che la contraddistingueva. Ella credeva fermamente che i bisognosi dovevano esser curati nel “corpo” e nello “spirito” attraverso un’adeguata educazione. Nutrire l’anima rende sapienti. L’apostolato di Giovanna Antida era proteso verso il Signore “ Et Verbum caro factum est et habitavit in nobis” <E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi> (Gv 1,14). Secondo Giovanna Antida il “bene” se non si esprime con la “bellezza” (l’amore, la carità, la modestia, l’ubbidienza) diventa negativo. La giornata educativa ha rappresentato una “bellissima” esperienza di condivisone tra i gruppi degli “Amici di Santa Giovanna Antida Thouret” , arricchendo di “beatitudine” e di “grazia” l’animo dei partecipanti che hanno fatto rientro a casa con uno spirito rinnovato.

Grazia Amoruso

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