Quello che temevamo è accaduto. Il diritto alla salute, per il governatore Emiliano, si basa solo sui numeri senza fermarsi minimamente a considerare le esigenze dei cittadini. In totale spregio del lavoro e dell’impegno degli organi territoriali, l’ineffabile Michele, senza alcuna programmazione, comunica che si chiuderanno 9 Ospedali in regione (1 in provincia di Foggia), senza dire quali e con che criteri. Il termine “inefficienza”, spesso sbandierato, di per sé vuol dir tutto e nulla, poiché gli ospedali “inefficienti” potrebbero aver dovuto pagare lo scotto di una cattiva gestione del sistema sanitario.
Noi del Movimento 5 stelle di Manfredonia avevamo portato nella commissione consiliare speciale cittadina un’idea condivisa da tutte le forze presenti: “Riordinare senza Chiudere” nessuna struttura.
Non siamo pazzi o visionari. Studiando il DM 70/2015, e tutte le leggi ed i regolamenti che riguardano la materia, ci siamo resi conto che c’era la possibilità di rivedere il piano non solo tagliando posti letto, ma avviando un vera riforma del sistema sanitario pugliese. La proposta era quella di creare e rafforzare una rete tra le strutture, ponendo al centro il “Riuniti di Foggia”, attualmente di II livello, e mantenere tutti gli altri presìdi con tutto quanto previsto,appunto, dal DM 70/2015. Ogni Ospedale, per propria parte, avrebbe dovuto svolgere solo i “compiti” assegnati, pena il mancato rimborso delle prestazioni non consentite. Ciò avrebbe, certamente, portato a decongestionare Foggia, accorciando di molto i lunghissimi tempi di attesa per esami e visite specialistiche, e rendere i nosocomi periferici più efficienti e specializzati, scongiurando una dannosa concorrenza, oggi dettata dalla necessità di “far numeri” per evitare tagli e chiusure.
La nostra “visione” andava, comunque, oltre. Eravamo, e siamo, convinti della necessità di un potenziamento del servizio di 118, il cui ruolo fondamentale, filtrando le chiamate, si concretizzerebbe nell’indirizzare l’utente verso l’ospedale più adatto alle cure richieste. In questo modo si arriverebbe anche ad un controllo sui posti letto dell’intera rete ospedaliera, con intuibili vantaggi.
Avevamo previsto, tra l’altro, un attento controllo dei bilanci. Punto nevralgico che si sarebbe affrontato con due realizzazioni: Centrale Unica degli Acquisti e Centrale Unica degli Appalti. La riduzione della spesa e la standardizzazione dei costi delle strutture è facilmente immaginabile.
Tutto questo lavoro, invece, è stato vanificato dalla presuntuosa faciloneria di Emiliano che riduce solo i posti letto con un semplice calcolo matematico. Quanto si risparmierà? Nulla!!!! Perché tagliare i posti letto, lasciando medici, infermieri e tutti gli operatori al loro posto, non porterà alcun risparmio!!!!!!
Come al solito non si pensa ad innovare proponendo qualcosa di diverso da quanto fatto finora, nonostante i risultati drammatici.
Queste persone non sono meritevoli di rappresentare nemmeno se stessi, figuriamoci se possono governare le vite dei cittadini. Non ci soddisfa l’eventuale conservazione dello “statu quo ante” del San Camillo de Lellis, anche se è un primo apprezzabile risultato. Noi daremo battaglia fino all’ultimo secondo utile per non vedere ulteriormente declassato il diritto alla salute che ciascun cittadino pugliese ha, come chiunque in Emilia Romagna, Veneto o Lombardia.
MOVIMENTO 5 STELLE MANFREDONIA
Avete le idee un po’ confuse, forse dovreste studiare meglio le questioni ed evitate di dire cose molto imprecise. Almeno voi fate vedere che siete competenti