Il Sindacato Cobas del Lavoro Privato ha ricevuto nei giorni scorsi l’ adesione di un gruppo di lavoratori della Sangalli Vetro Manfredonia con i quali si recherà a Roma in occasione dell’incontro del 10 Marzo presso il Ministero dello Sviluppo economico.
Abbiamo inviato inoltre richiesta di partecipazione all’incontro su mandato non solo dei nostri iscritti ma anche di altri lavoratori.
I lavoratori iscritti al Cobas sono soprattutto giovani che in questi anni hanno cercato di ostacolare i piani dell’azienda e dall’altra hanno cercato di spingere un sindacato confederale , che secondo molti avrebbe dovuto fare di più.
Abbiamo raccolto e deciso di dar voce a quei lavoratori che da mesi presidiano lo stabilimento di Macchia ,a Monte Sant’Angelo.
Lo scopo che si prefigge il Sindacato Cobas è quello di dare un contributo a questa difficile vertenza , senza nessuna voglia di entrare in contrasto con qualcuno.
Ma di un concetto siamo convinti , che è quello che si deve abbandonare la “politica dell’attesa” per passare ad un tipo di protesta più incisiva .
Si devono pressare soprattutto gli organi competenti , i quali possono realmente dare una mano a risolvere il dramma occupazionale.
Il Sindacato Cobas era presente nel 2000 quando arrivò Berlusconi alla zona industriale di Manfredonia ad inaugurare il “contratto d’area” fatto a suon di migliaia di miliardi di vecchie lire con i depredatori della Confindustria di Treviso.
Quel giorno denunciammo che quei miliardi , arrivati dal Governo , sarebbero diventati oggetto di speculazione da parte di imprenditori che dopo aver preso i finanziamenti sarebbero prima o poi fuggiti.
Quei soldi erano arrivati a Manfredonia come una sorta di risarcimento ai disastri ambientali e ai lutti dovuti allo scoppio con liberazione di grosse quantità di arsenico dallo stabilimento dell’ Enichem.
Anche 40 anni fa alcuni di noi , poi diventati Cobas , c’eravamo e denunciavamo il prezzo troppo alto che lavoratori e cittadini avrebbero pagato.
Il problema quindi non è solo Sangalli , ma un sistema malato che ha permesso che oltre al danno arrivasse anche la beffa.
Per questo non capiamo la reazione delle altre organizzazioni sindacali che alla nostra richiesta di partecipare all’incontro in Prefettura il 17 Febbraio hanno alzato le barricate.
Riunione dove era presente anche il Presidente della Regione Puglia , Michele Emiliano .
Il Cobas sta approntando , con il massimo spirito unitario , la richiesta di partecipazione all’incontro sul problema Sangalli vetro del 10 Marzo a Roma al Ministero dello sviluppo economico.
E saremmo soprattutto sotto il Ministero per affermare con forza il prezzo che le popolazioni locali hanno pagato e stanno pagando in termini di salute e quella poca occupazione creata suon di migliaia di miliardi non può sparire , così come è accaduto fino ad oggi.
Questa è la vera posta in gioco ed il Cobas vuole continuare ad essere affianco a lavoratori e cittadini.
Comunicato stampa