Dopo quindici intesi giorni di eventi Manfredonia si è congedata dalla 63^ edizione del Carnevale con la tradizionale proclamazione dei vincitori, cerimonia alla quale quest’anno l’Agenzia del Turismo, coordinata dall’Amministratore Unico Saverio Mazzone con il supporto dell’Amministrazione comunale del sindaco Angelo Riccardi, ha voluto far assumere i contorni di una piacevole festa pubblica che ha potuto contare sul valore aggiunto di un fuoriclasse dello spettacolo nazionale, Jerry Calà, idolo apprezzato e sempre in voga da almeno tre generazioni.
Cornice dell’ultima grande notte di questa edizione è stato il suggestivo stadio “Miramare”, dove è andato in scena uno spettacolo inteso e sorprendente durato più di tre ore, dapprima con le esibizioni coreografiche di Gruppi mascherati ed Istituti scolastici e, poi, con l’adrenalinico show “Una vita da libidine!” di Jerry Calà, riuscito a far divertire, cantare e ballare tutto il pubblico con i suoi intramontabili evergreen. La verve dello showman è intatta e perfettamente in sintonia con il clima scanzonato e goliardico del Carnevale sipontino, che ha sorpreso e galvanizzato lo stesso Calà.
Momenti clou, ovviamente, la proclamazione dei vincitori di questa edizione della kermesse. Nella categoria Gruppi mascherati a trionfare è l’Associazione Magicaboola con il gruppo “Le mille e un.. Carnaval”, a seguire in graduatoria l’Associazione “Coltiviamo l’amicizia” con “50 sfumature di…”, l’Associazione San Michele” con “Sjm tanda pedin… ind i men d chiche jun” e l’Associazione “Euphoria” con “Zè Peppe a Rio”. Invece, nella categoria Istituti scolastici sul gradino più alto è salito il Liceo “Roncalli” con “Tra sogno e realtà: Le storie del grande regista Tim Burton”; a seguire il Liceo Cassico “A. Moro” e Liceo Scientifico “G. Galilei” con “Masked Comedy” e l’Istituto Alberghiero I.P.S.S.A.R Michele Lecce di San Giovanni Rotondo con “Yin e Yang China”.
Altresì, l’Associazione “Magicaboola” si è aggiudicata anche i trofei “Matteo Arena” ( gruppo più originale e coreografico) e “Luci nella Notte” (gruppo che ha meglio valorizzato l’illuminazione presente sui vestiti nelle esibizioni in notturna). A consegnare gli ambiti riconoscimenti l’Avv. Stefano Pecorella Presidente del Parco Nazionale del Gargano. Invece, il Trofeo “Tinella Capurso” ( costume più bello ed originale) è stato assegnato all’Associazione “Coltiviamo l’Amicizia” ed il trofeo “Tonino Catalano” (per l’esecuzione musicale più rappresentativa dello spirito carnevalesco) all’Associazione “Euphoria”. A consegnare questi due riconoscimenti è stato Francesco De Feudis, Amministratore Unico di “A.S.E. Spa”. Tra un’esibizione coreografica e l’altra dei gruppi mascherati sono stati premiati i maestri cartapestai per il grande lavoro di inventiva ed artigianalità messo in campo anche quest’anno. L’Avv. Tonio Leone, componente del Consiglio Superiore della Magistratura, ha consegnato i riconoscimenti alle Associazioni “COMPAGNIA DEL CARNEVALE” con “Se la canta e se la suona”, “ARTISTI DELLA CARTAPESTA” con “Mattiu’ cumman semp tu”, “NON SOLO ARTE” con “La gaia terra”, PROGETTI FUTURI con “Dov’ è finito Peter Pan?”.
Il premio “Fair Play” è andato all’Associazione “San Michele”, mentre una menzione particolare è stata conferita al giovane gruppo fuori concorso “Blackout” con la loro apprezzatissima rivisitazione di “Star Wars – Studenti Stellari”. A consegnare entrambi i riconoscimenti è stato Fabio Porreca, Presidente della Camera di Commercio di Foggia.
Eletta anche la “Principessa del Carnevale”. L’ambito titolo di bellezza è andato alla quattordicenne Sharis Borgomastro, riuscita ad affermarsi su venti rappresentanti della rinomata femminilità sipontina. Ad incoronarla Antonio Conoscitore, Consigliere comunale con delega ai rapporti con l’Agenzia del Turismo.
In apertura di serata spazio ai “Capitani coraggiosi” del Carnevale, coloro che hanno reso possibile il rilancio di tradizioni ed eventi dei vecchi carnevali sipontini, elementi che l’Agenzia del Turismo ha voluto come pilastri della 63^ edizione: Bruno Mondelli per aver ripristinato la tradizione della socia di “Arco Boccolicchio”, Salvatore Esposito per l’arrivo, il matrimonio e il funerale di Ze Pèppe e Franco Rinaldi per il suo “Amarcord” dei carnevali passati. A rendere loro omaggio è stato Gianni Rotice, Presidente di Confindustria Foggia.
“Un Carnevale rinvigorito e tornato agli antichi splendori, grazie all’intuizione e volontà di voler essere una grande festa di piazza – ha dichiarato con soddisfazione l’Amministratore Mazzone -. Quella di Manfredonia è una kermesse fortemente radicata alla sua identità e tradizione, come una sorta di magico rito tribale. Manfredonia in queste settimane è stato un libro aperto che ha raccontato a diverse migliaia di stupiti spettatori una storia vera e fantastica. Su questi elementi si incardina il Carnevale del futuro. Ringrazio di cuore tutti quelli che hanno contribuito alla grande riuscita della kermesse, che si è rivelata anche importante occasione per dare respiro all’economia locale e promuovere turisticamente la nostra straordinaria terra”.
Già è tempo di pensare alla 64^ edizione in programma dal 19 febbraio al 5 marzo 2017.
Ufficio Stampa Manfredonia Turismo – Agenzia di Promozione
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IL CALDORE E IL FREDDORE
È da anni che mi sto sgolando ossessionando chi era vicino a me…
Vedo Manfredonia nei giorni, no di carnevale, ma delle sfilate, e cosa ho visto o meglio cosa non ho visto…
Non ho visto il coinvolgimento della città intera sono pochi angoli del paese sono interessati… e pure in molte case in ogni punto della città c’è qualcuno che opera per il carnevale…
Il “freddore”, lasciatemi passare questo termine, della gente era palpabile anche chi si è scomodato a venire da fuori e quest’anno sono stati in molti durante la notte colorata, si è ricreduto ed è andato via deluso… La riprova? il sabato successivo nonostante Gerry Calà…
La “potenzialità” come sempre c’è ma al solito non è assolutamente sfruttata…
Sono passati più di dieci anni dalla mia relazione sul carnevale e qualcosa si è recepito ma ancora non ci simo…
Lodevoli sono gli sforzi della agenzia e di qualche privato nell’organizzare momenti, che tali rimangono, di “risorgimento”, come dice il presidente nel bel filmato riassuntivo ma…
Si parla di “tradizioni” … dove sono?
Si dice “Carnevale coinvolgente” … ma quando?
Se poi ci riferiamo ai “conti” credo che anche quest’anno le spese sono state molto più superiori con ritorni minimi… ne parliamo?
Manifestazioni autoreferenziali e nostalgiche, vedi il Veglioncino dei bambini, solo costi e niente ricavi e che dire della scarsa partecipazione? … lo stadio vuotooooo…
Dicevo, è da anni che vado spiegando agli addetti ai lavori che così com’è tutto il carnevale è da rifondare… (altro che fondazione per il carnevale) con un’audace svolta, valorizzando a pieno tutte le peculiarità sin qui accumulate…
Cartapestai, costumisti e sarte, coreografi e balletti ecc… ma come coniugarli con le tradizioni? Come rendere il “Carnevale di Manfredonia” unico, coinvolgente e prolungato nel tempo?
“Unico”, perché deve far sì che il visitatore debba preferirlo tra i tanti carnevali ormai simili al nostro e forse meglio organizzati… quindi diverso e con proprie peculiarità…
“Coinvolgente”, a tal punto che quando il visitatore arriva a Manfredonia dovrà trovarsi immerso a al centro di una atmosfera che lo renda complice, co-protagonista dell’evento nella maggior parte del territo cittadino…
“Prolungato nel tempo”, per far sì che molti, ospiti e non, possano fruire in momenti diversi ripetendo l’esperienza più volte, iniziando, sì, dal 17 gennaio, così da ammortizzare le spese e aumentare i ritorni economici per l’intera città.
COME FARE!?!?
Individuate più punti della città dove poter allestire palchi atti a ospitare orchestrine e piccoli spettacoli con comici e animatori di piazza e addobbarli con pupazzi in carta pesta e grossi festoni gli diamo anche un tema… (il mare… la campagna… la spiaggia…) tanto per fare degli esempi e a questi posti gli diamo il nome “Socia” (Socia delle palme… socia del polpo… socia al castello…) ecc.
Supponiamo che questi punti si allestiscono già dal 17 gennaio, ok?
Ipotizziamo che i gruppi che l’anno precedente hanno partecipato al concorso si riuniscano tutti allo stesso orario ognuno nei diversi punti e fatta la loro esibizione ogni mezzora vadano dal punto di partenza ad un altro in forma libera e senza quei “casciabbanchi” di camion coinvolgendo nel tragitto i passanti, non so invitandoli a fare qualche passo di ballo con loro offrendogli cannellini e cioccolatini ecc. …a questo “moto organizzato” dei gruppi mascherati gli possiamo dare il nome de “Il ballo per casa” (U ball pe’ ches”) tanto per rifarsi alla tradizione… contemporaneamente ogni gruppo raggiungerà un’altra postazione dove si esibirà e ancora, dopo un tempo uguale per tutti, si muoverà per la prossima piazza….
Diciamo che questo lo si ripete ogni giovedì (o, se più opportuno, ogni sabato) …
Secondo voi cosa si è creato?
Una città che già dal 17 gennaio è addobbata a festa laddove si può avvertire aria di carnevale tutti i giorni e che i “visitatori” possono fruire sia di mattina che di sera con i pupazzi illuminati …
Nei giorni de “il ballo per casa” da una piazza all’altra il richiamo sarà ancora più coinvolgente ed unico, “peculiare” del carnevale di Manfredonia che tutta intera nel suo territorio sarà coinvolta da Monticchio a Zichicchio… ma ci pensate? In contemporanea in svariate piazze di Manfredonia si terranno spettacolari esibizioni… e tutto in torno a quei punti il pubblico che partecipa consumando nei locali limitrofi farrate e chiacchiere…
I costi? Beh se considerate che i pupazzi e gli addobbi possono essere sfruttati per più anni così i costumi (molti sono già confezionati e realizzati) e ogni piazza avrà il suo sponsor, non si dovrà far altro che mettersi all’opera e organizzare sin da ora questo grande evento…
Evento attorno al quale si potranno programmare altre iniziative compreso le sfilate e le rivisitazioni storiche delle “antiche socie” nei locali o come era una volta nei cortili delle case gentilizie anche se di queste ne sono rimaste ben poche per far ballare la quadriglia …
Basterebbe quindi un po’ di pubblicità che con i social network oggi costa poco far girare per tempo e il gioco è fatto…
Ci vuole fegato? No basterebbe un po’ di impegno e, come si dice, la “volontà politica” e sarebbe veramente un motore per creare vero lavoro… che ne dite?
Io dico che quel “freddore” si tramuterebbe in un gran “caldore” …
Scusate ma non vi sembra che il carnevale a Manfredonia duri troppo? Forse non sarebbe il caso di ridurre il tutto ad una settimana (come si fa in altre città ad esempio?).
In questo modo secondo me si otterebbe molto di più in quanto dilazionando in quasi un mese festeggiamenti e sfilate il tutto perde di efficacia.
Inoltre, si cerca di rilanciare il Carnevale a Manfredonia ma senza fare qualcosa di più oltre al territorio limitrofo.
Il Carnevale di Putignano ad esempio lo conoscono in tutta Italia così come quello di Viareggio, con i dovuti paragoni il nostro Carnevale ha risonanza provinciale ed al massimo Regionale (ma non sono neanche tanto sicuro).
Grazie
Saluti Lorenzo
Grazie
Cordialmente
Lorenzo
https://www.facebook.com/simone.renato.94/videos/951078561655710/
ieri sera il miramare era deserto, pochissima gente presente sulle tribune.