Lunedì 4 Novembre 2024

L'Ospedale di Manfredonia confermato presidio ospedaliero di base

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Le sorti dell’Ospedale di Manfredonia decise stamane 19 febbraio nella Commissione Sanitaria della Regione Puglia: Manfredonia resta P.O. di Base, Cerignola e San Severo vengono declassate a Presidi di Base mentre quello di Lucera verrà ridimensionato in Struttura di Comunità H24

Il 29 febbraio verrà adottato il Piano di riordino regionale che stabilirà l’assetto organizzativo dei Servizi socio-sanitari della Regione Puglia sulla base della recente legge di stabilità, del DM 70/2015 e della Direttiva Europea n. 161/2014 sui turni e riposi lavorativi. Volge alla conclusione l’annosa vicenda dell’Ospedale San Camillo de Lellis di Manfredonia, la cui sorte dovrebbe essere “positiva” così come stabilito stamane in Regione nella Commissione Sanità in cui il governatore Emiliano ha presentato la bozza del “piano di riordino” ai direttori generali dei distretti sanitari pugliesi. Da ciò si evince un ridimensionamento dei Presidi Ospedalieri di Capitanata, passando dagli attuali 5 a 4 ovvero gli OORR di Foggia (PO di secondo livello) e tre P.O. di base. Il Presidio Ospedaliero di Manfredonia resterà di base, quelli di San Severo e Cerignola verranno declassati in PO di base mentre quello di Lucera muterà in struttura di Comunità con Servizi H24 e non avrà più posti letto perché offrirà solo servizi ambulatoriali. Tale conclusione è il risultato matematico che si fonda sui principi dettati dal Decreto ministeriale 70/2015 che fissa i parametri di riferimento in base ai bacini d’utenza e alle diverse discipline da rispettare: lo standard nazionale prevede 3,7 posti letto per mille abitanti mentre il dato pugliese è di 3,4 . Per la disciplina della cardiochirurgia si prevede che ci siano un numero di reparti che va da un minimo di tre a un massimo di sette. Quindi il reparto di cardiochirurgia dell’P.O. di Manfredonia continuerà il suo lavoro e potrebbe essere potenziato. Da una lettura dei dati si evidenziano solo numeri e standard di qualità che dovranno essere rispettati come anche quelli sul pareggio di bilancio delle Asl. Ieri pomeriggio, il dott. Vito Piazzolla, direttore dell’ASL di Foggia, ha disquisito sulla situazione che investe i Servizi socio-assistenziali e sanitari di Capitanata durante l’assemblea tenutasi nel Consiglio del Comune di Manfredonia, riunitosi per deliberare sulla “proposta” elaborata dalla Commissione speciale sanitaria. Il dott. Piazzolla ha esposto dati ragionieristici, asserendo che il nuovo “piano di riordino regionale” assegnerà all’ASL di Foggia 73 milioni di euro, risorsa insufficiente a coprire la voragine di bilancio lasciata dalla precedente amministrazione ASL dell’ing. Manfrini. 655 saranno i posti letto distribuiti tra tutti i Presidi Ospedalieri di Capitanata mentre gli OORR di Foggia (di secondo livello) manterrà i suoi 850 posti letto. Il PO di Manfredonia dovrebbe mantenere i suoi 156 p.l. e aumentarli con l’aggiunta della lungodegenza (in sostituzione del reparto di ginecologia). Sul fronte delle dotazioni organiche occorreranno incrementare le figure degli OSS (operatori socio sanitari) di cui il San Camillo necessita, degli anestesisti ed altri. Per quanto attiene la situazione critica del Centro Cesarano, il dott. Piazzolla ha precisato che si impegnerà nel ridefinire il piano occupazionale, incrementandolo con idonei fisioterapisti, i più “bravi”, per sopperire quelli andati in pensione così da ristabilire l’equilibrio dei servizi offerti alla comunità. Inoltre, in questo periodo, ha percorso in lungo e in largo il complesso territorio di Capitanata, comprendente le zone impervie dei Monti Dauni e quelle del Gargano, per comprenderne le necessità e le esigenze di cura.

 Alla riunione del 18 febbraio in Consiglio comunale erano presenti anche i consiglieri regionali: Paolo Campo, Giandiego Gatta e Giannicola De Leonardis che si è congratulato con il neo direttore dell’Asl di Foggia, molto attento alle questioni sanitarie della Capitanata, consigliandolo di effettuare dei tagli degli sprechi, partendo proprio dalle aziende in housing dell’Asl che subappaltano i servizi, facendo lievitare la spesa pubblica. Il documento presentato nell’assemblea monotematica del Consiglio comunale di ieri sera è stato approvato all’unanimità dai venticinque consiglieri presenti e sarà fondamentale per la stesura definitiva del “piano di riordino regionale”. A tal scopo è stato consegnato, stamane, in Regione durante la seduta nella Commissione sanitaria per essere vagliato dal Presidente Emiliano.

Tra i punti salienti del Documento definito dalla Commissione speciale del Comune di Manfredonia a seguito degli incontri avuti con le parti sociali, gli operatori sanitari, i consiglieri locali presenti in Regione e l’associazione dei pensionati, evidenziamo quelli di:

  • Incrementare l’offerta di assistenza sanitaria di base con un setting assistenziale per intensità di cure, integrando servizi ospedalieri e servizi territoriali di rete, concentrando negli ospedali di eccellenza (hub) le patologie più gravi, gli interventi di alta specialità e l’assistenza di maggiore complessità organizzando, nel contempo, gli interventi ed eventualmente l’invio agli altri ospedali del territorio (spoke);
  • Rafforzare il PO. Di Manfredonia, primo e più immediato riferimento sanitario organizzato anche per i cittadini di Vieste, Monte Sant’Angelo, Mattinata e Zapponeta, dotando le UO con i posti letto, i mezzi e il personale adeguato per soddisfare i bisogni di assistenza e di cura del paziente, integrandole con i servizi senza posti letto indispensabili in un processo clinico e assistenziale omogeneo e multidisciplinare e con un’attività di riabilitazione attenta ed efficace, evitando sovrapposizioni di cure con gli altri ospedali, dispendiose quanto inutili per l’intero territorio;
  • Il potenziamento del servizio 118 che deve svolgere il ruolo fondamentale di filtro delle chiamate di assistenza e indirizzare l’utente immediatamente verso l’ospedale più adatto alle cure da ricevere.

Auspichiamo che il governatore Emiliano tenga in considerazione il suesposto documento per meglio rispondere alle esigenze di cura della cittadinanza.

Grazia Amoruso

Riordino ospedaliero- documento Consiglio

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Commenti

  • se dovete assumere del personale,assumete personale capace di fare il loro lavoro e non raccomandati,è sveltire il tempo di attesa,in modo tale che l’utente non si rivolga a l’ospedale di san Giovanni rotondo

    pensionato 20/02/2016 11:22 Rispondi
  • È un buon risultato . Si è evitato l’accorpamento o peggio di essere ulteriormente declassati ad ospedale di comunità. Però questo è solo il punto di partenza , c’è ancora molto da lavorare.

    Antonio Basta 20/02/2016 8:12 Rispondi

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