Partiti da qualche mese i lavori del “Parco di Lama Scaloria: la connessione mare, città e campagna”, progetto che rientra nel programma di rigenerazione urbana, finanziato con fondi di spesa P.O. FESR, “con l’obiettivo specifico di migliorare la qualità e l’identità dello spazio pubblico attraverso azioni ecologicamente sostenibili ed innovative.
Il progetto, inserito in una strategia complessiva di riqualificazione della città attraverso differenti ambiti di intervento, individua una linea di connessione tra la campagna e il mare all’interno del tessuto urbano. Partendo dalla vallecola che proviene dalla montagna e si insinua nel tessuto urbano (Lama Scaloria), si passa nel suggestivo fossato di Torre Santa Maria, per poi percorrere via delle Cisterne, passare sotto l’arco detto “Pertugio del monaco”, arrivare a Largo Diomede, fino alla “terrazza sul mare”, punta sagomata che entra nel porto.
Per Lama Scaloria, attualmente individuata dall’Autorità di Bacino come area ad alta pericolosità idraulica, sono stati ipotizzati interventi atti a massimizzare la sicurezza idraulica accanto a quelli di riqualificazione paesaggistica, con un percorso ciclopedonale che corre lungo il bordo superiore della vallecola.
L’area del fossato del Torrione Santa Maria viene riqualificata e resa accessibile tramite una rampa da via delle Antiche Mura e percorsi interni di collegamento, prevedendo anche una vasca di acqua laminare, che richiama il tema dell’acqua.
In via delle Cisterne l’intervento sulla sezione stradale e la pavimentazione con un intervento simile a quello su Corso Manfredi, ovvero riportando la sede stradale all’altezza dei marciapiedi. La strada è stata riqualificata con una pavimentazione in pietra calcarea omogenea.
L’area di Piazzale Diomede, fino a qualche giorno fa adibita ad ampio parcheggio, fino a metà del secolo scorso era una riva: l’acqua lambiva le mura antiche e le barche erano attraccate fino all’attuale linea della strada. Le foto d’epoca mostrano anche la presenza di una sorgente all’interno della spiaggia rocciosa, che scorreva fino al mare. La parte di progetto che riguarda quest’area prevede la pedonalizzazione della piazza, grazie alla delocalizzazione del parcheggio auto in un’area sul porto già di proprietà dell’Amministrazione.
Foto di proprietà di ManfredoniaNews.it
Piazzale Diomede (all’epoca IL MANDRACCHIO) all’inizio del ‘900
La muraglia quando verra’ tolta.Adesso serve solo al parcheggio delle auto sul lato interno del molo.Che squallore.
Speriamo che non le tolgano l’unica cosa bella e l’unio polmone verde del luogo
Spero che venga tolto quel bar nella piazza………
Ma le palme che fine faranno?