Domenica 22 Dicembre 2024

Babalaba, un suono diverso riecheggia in città! Famiglie unite dalla volontà di agire per cambiare

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Annarosa Impagnatiello, Annarita Attanasio, Alessandra Grieco, Paola D’Amico, Liliana Troiano hanno unito bisogni e desideri e hanno deciso di mettersi in gioco. L’obiettivo è creare una rete di partecipazione e condivisione  tra persone che abitano la stessa città, per far fronte insieme alla quotidianità, ma soprattutto per contribuire  al cambiamento e alla crescita dell’intera comunitá.

Cosa è Babalaba?

Babalaba è un’Associazione di promozione sociale e culturale che nasce, a maggio del 2015,  dall’idea di cinque mamme che hanno avvertito l’esigenza di riconoscersi in uno sguardo comune,  in cui l’esperienza  della genitorialità, che rischia di esaurire la propria forza in una sfera privata e spesso solitaria, venga riconosciuta come una risorsa per la collettività.

Cosa significa Babalaba?

Nulla, è un gioco onomatopeico, é solo un  suono che sorge lontano dalla superficie,  è  l’eco di un sogno, quello di vedere i propri figli giocare, crescere in una terra  da cui un giorno, non devono desiderare di partire. Il degrado morale e materiale,  il disorientamento affettivo ed emotivo, l’apatia diffusa rendono il percorso educativo impervio e difficile da affrontare da soli, noi adulti dobbiamo non lasciarci demolire,  abbiamo il dovere di trovare soluzioni alternative, di inventare nuovi spazi  in cui riuscire a rovesciare il risultato che pare scontato.

Quali sono le attività di Babalaba?

Si organizzano corsi per bambini e adolescenti, al momento di lingua inglese, di arte, di manipolazione, come il cake design, di yoga per adulti, ma i corsi non costituiscono la finalità dell’ Associazione, sono solo funzionali all’incontro, alla conoscenza, al confronto. La prima fase è sapere chi siamo, per scambiarci esperienze, idee e progetti. Sulla base di ciò intendiamo costruire momenti di specifica formazione socio-educativa e socio-culturale, per divenire punto di riferimento e di sostegno per  le famiglie, per i meno fortunati, per  provare  a risolvere problemi logistici alle mamme che lavorano  o che hanno difficili situazioni da gestire, per migliorare la qualità di vita dell’intera famiglia. Spesso non riusciamo ad organizzarci per una riunione di lavoro o semplicemente per  coltivare i nostri interessi, c’é bisogno di accompagnare i figli alle attività,  di riprenderli, di aiutarli a studiare. Per tutto questo si richiedono servizi. In altre cittá l’associazionismo tra mamme/ genitori é una realtá che funziona da anni e che offre tante opportunità, anche di lavoro, ad educatori e operatori sociali. Babalaba non è  una ludoteca, noi che vi dedichiamo tempo non siamo animatrici di feste, siamo mamme che vogliono fare “cose” da mamme con altre mamme, che hanno la pazienza di reinventare il tempo con i propri figli in modo creativo, che organizzano feste per  condividere con altri, non solo con il proprio gruppo di appartenenza, un sano divertimento e per rivivere  con i piú piccoli le tradizioni della nostra terra.

Dove si svolgono le attività?

Attualmente il quartier generale è a Luc, dove è stato concesso uno spazio, ma si può agire ovunque, e chissà, un giorno ci sarà una sede tutta Babalaba.

Progetti futuri?

Il 16 febbraio presso l’Istituto comprensivo Madre Teresa di Calcutta ci sarà un incontro sull’Adozione. Cosa significa adozione, la lavatrice del cuore a cura della dott.ssa S. Spagnuolo. Vorremmo che gli incontri con esperti su problematiche legate alla crescita diventino un appuntamento periodico in cui potersi interrogare e confrontare. Inoltre, stiamo pensando a qualcosa che coinvolga gli adolescenti, la fascia più fragile, più bisognosa di aiuto, ma la più ostinata a prendere le distanze dagli adulti. Questa é l’impresa più ardua, ma ci auguriamo di trovare la collaborazione delle altre associazioni e delle agenzie educative  che operano nel territorio. Babalaba é un’associazione aperta a chiunque desideri fornire un contributo in termini di tempo, di competenze, di volontà di fare; negli altri, quelli che non vogliono arrendersi,  cerchiamo l’energia per continuare, nuova linfa che sappia restituire unità, significato, respiro a ciò che sembra irrimediabilmente frantumato e dissolto  nella precarietà e liquidità di una società senza contorni. Lo so, un’utopia, ma condivisibile.

Rossella Di Bari

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Commenti

  • Bella idea se non c’ è lavoro , crei un associazione e il problema è risolto.brave.

    antonella 17/02/2016 9:31 Rispondi

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