Fino alla fine. Ci prova il Manfredonia, non lesina energie e sforzi, lotta su ogni pallone, neanche i crampi riescono a fermare i sipontini, ce la mettono tutta per piegare il rullo compressore Cristian Barletta. L’intento era quello di rendere la vita complicatissima al roster biancorosso, ed è ciò che accade sul parquet del Palascaloria. Le due squadre se le danno di santa ragione, in termini di azioni e occasioni, chiariamo, si sorpassano a vicenda nell’arco dei due tempi, al suono della sirena è 3-3: gara bella, intensa, ricca di occasioni da gol, di reti segnate e di urla di gioia strozzate in gola, merito di Ciuffreda e La Rocca, merito dei giocatori, merito dei tifosi che impreziosiscono il quadro del pomeriggio sipontino targato Manfredonia C5.
Il Barletta parte forte, da padrone del campionato vuole marcare subito il territorio, Caballero e Garrote scaldano le mani di Ciuffreda, i bianco-celeste, di contro, fanno capire di voler vendere cara la pelle. Sono aggressivi Caetano e compagni, il brasiliano suona la carica, arma il sinistro ma tra lui e il vantaggio c’è un palo di troppo. Passa un minuto ed è ancora Manfredonia, un rinvio in area piccola barlettana trova la deviazione di Montagna che per poco non mette in seria difficoltà La Rocca. Si gioca, insomma, Capacchione ha un’occasione, blocca Ciuffreda, rispondono i padroni di casa con Montagna, l’estremo difensore venezuelano dei biancorossi blocca senza problemi. Poi è Laccetti ad avere una chance: Caetano inventa, stop con il petto a seguire del numero dieci del Manfredonia e palla di poco alta sulla traversa. Poco dopo La Rocca deve impegnarsi parecchio sul tiro di Gutierrez, parata a mano aperta e applausi del pubblico. Non sta a guardare la capolista che approfitta di un errore dei sipontini e cerca di affondare il colpo, Muoio, il brasiliano nonostante la mole è agile nei movimenti, si gira e calcia a colpo sicuro ma Montagna si sostituisce a Ciuffreda e con i piedi mette in angolo. Bella la gara, come in una sorta di ping pong, le due squadre si alternano in ripartenze e accelerazioni, il risultato però non cambia. A quattro minuti dal termine ecco la svolta: Caballero con un pallonetto prova a sorprendere Ciuffreda, niente da fare. Trascorrono diversi secondi e Muoio riesce a girarsi in un fazzoletto, il brasiliano sposta il pallone, Montagna lo atterra in piena area, è calcio di rigore. Dal dischetto Garrote fa 1-0. Il gol subito non scalfisce la voglia del Manfredonia di arrivare al pareggio, la rete arriva a ventinove secondi dal fischio di chiusura. La firma è di Caetano, il calcettista brasiliano si inserisce centralmente, attende l’uscita di La Rocca e da consumato giocatore di biliardo la piazza in buca d’angolo. L’inizio di ripresa è da urlo. Pronti, via e il Manfredonia va in vantaggio. Il gol arriva sull’asse Italia-Brasile: Caetano traccia con il compasso una traiettoria perfetta per Laccetti, il folletto foggiano ringrazia e con un preciso lob fa esplodere il Palascaloria. La rete carica i sipontini, Laccetti per due volte ha la possibilità di fare doppietta ma La Rocca ci mette prima la faccia, poi le mani. Il Barletta, ferito nell’orgoglio, si rialza e riporta in parità la partita grazie al destro di Garrote deviato da maglie bianco-celeste. Tutto da rifare, per entrambe. Caetano con la punta prova a sorprendere La Rocca, il tiro di Capozzi viene messo in angolo da LaRocca, dall’altra parte Ballestreros e Garrote mettono i brividi a Ciuffreda, l’imprecisione dello spagnolo e la traversa non fanno cambiare il risultato. Mister Dazzaro fa ruotare i suoi, il tecnico biancorosso ha una coperta più lunga rispetto al collega sipontino, entra nuovamente Muoio e il brasiliano ricompensa la scelta dell’allenatore con la rete del 3-2. Il brasiliano, lo farà spesso nell’arco della gara, protegge palla con il corpo, si gira velocemente e calcia. Nonostante il gol incassato, il Manfredonia raccoglie nel proprio serbatoio le ultime energie fisiche e mentali e si lancia all’assalto. Laccetti carica il destro, La Rocca devia, un solo giro di lancette e Spano da posizione angolata prende la mira e mette il pallone lì dove La Rocca non può far intervenire mani o piedi. Il pareggio non accontenta i ragazzi di Grassi che ci incalzano gli avversari, destro secco di Caetano e super parata di La Rocca. I minuti passano, Binetti colpisce la traversa, lo imita Gutierrez che centra il palo, Garrote vuole la tripletta ma Ciuffreda con un paio di uscite perfette gli sbarra la strada. Si arriva così al finale di gara, Muoio colpisce un’altra traversa, il Manfredonia ha la spia della riserva accesa ma non molla. Dove non si arriva con le gambe c’è il cuore, la voglia di non mollare, finisce 3-3. Applausi per i giocatori scesi in campo, Manfredonia e Barletta regalano uno spot bellissimo per il futsal.
MANFREDONIA – CRISTIAN BARLETTA 3-3 (1-1 pt)
MANFREDONIA: Ciuffreda, Caracciolo, Falcone, Specchio, La Torre, Montagna, Spano, Caetano, Capozzi, Laccetti, Gutierrez, Portovenero. All. Grassi.
CRISTIAN BARLETTA: Capacchione, Binetti, Ballestreros, Caballero, Garrote, Stella, Muoio, Lamacchia, Eller, La Rocca, Acocella, Calabrese. All.Dazzaro
Arbitri: Luca Petrillo di Catanzaro, Gaetano Fabio Grande di Siena; Cronometrista: Vincenzo Cannistra’ di Catanzaro
Note: 4’34’’ del primo tempo espulso Montagna per doppia ammonizione.
Ammoniti: Montagna, Capozzi, Acolella, Caballero, Ballestreros.
Reti: Primo tempo: 4’34’’ Garrote (rig) 0’29’’ Caetano; Secondo tempo: 19’31’’ Laccetti, 17’01’’ Garrote, 12’26’’ Muoio, 10’3’’ Spano.
Ufficio Stampa A.S.D. Manfredonia C5
Questo tipo di spettacolo meriterebbe più considerazi
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