Mercoledì 13 Novembre 2024

Totaro-Valentino (Volontà Popolare): "Nostra scelta dettata da necessità di autonomia. Massimo impegno per referendum contro le trivellazioni"

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I motivi che ci hanno spinto a costituire un nuovo gruppo politico “Volontà Popolare” con relativo distacco da “Manfredonia Popolare” nascono solo da ragioni interne al gruppo di provenienza, già illustrati alle istituzioni politiche di competenza. Perciò nessun travestimento, nessuna pretesa, nessuna spinta al rimpasto, ma solo la volontà di essere più attivi e visibili in uno scenario locale molto difficile in cui intendiamo offrire il nostro contributo reale, conservando sempre il nostro appoggio al Sindaco e alla coalizione 2020.

Pertanto in questa nuova dimensione di maggiore autonomia esprimiamo la nostra opinione sulla difficile situazione delle trivelle nel nostro mare:

Che senso hanno le trivellazione nel nostro mare?

Perché vogliono scippare il nostro patrimonio ambientale?

     Le multinazionali del petrolio hanno puntato gli occhi sul nostro mare che è diventato il loro Eldorado. Tutto ciò è cominciato quando il versante adriatico croato ha concesso i permessi alle società di trivellare lungo le sue coste. Il nostro Governo nazionale non ha voluto essere da meno e, anziché farsi promotore di una politica concertata per la salvaguardia dell’Adriatico, si è fatta influenzare dalla Croazia.

     Nel 2011 lo stato italiano ha rilasciato molti permessi per la ricerca di idrocarburi alle multinazionali. Oggi già 12 mila Km di coste italiane sono interessate da quest’attività e 8 piattaforme sono già attive.

     A dicembre del 2015 la società PETROCELTIC è riuscita ad avere il permesso di ricerca anche nel mare delle Isole Tremiti, grazie ad un furbesco espediente tempistico. L’autorizzazione è stata firmata dal ministro Guidi il 22/12/2015, ossia pochi giorni prima dell’entrata in vigore della legge di STABILITA’ (dell’1/1/2016) che vieta le trivellazioni entro le 12 miglia dalla costa. Quindi Tremiti è in pericolo. Perciò nei giorni scorsi da Manfredonia è ripartita la marcia del movimento no triv.

   Eppure sul mercato internazionale c’è molto petrolio e l’offerta supera la domanda. Inoltre sappiamo che il greggio del mare Adriatico è di qualità scadente.

   Allora ci vengono spontanee alcune domande: quali sono le vere ragioni che portano le lobbies del petrolio a sventrare il nostro mare? Perché il governo italiano con questa politica vuole affossare il SUD? L’unica risposta che ci possiamo dare è che vi è in atto un “piano folle di accerchiamento” per distruggere la vera ricchezza del popolo italiano, ossia il patrimonio e la bellezza ambientale. Oppure dobbiamo pensare ad altri motivi reconditi di speculazione che richiedono un’indagine specifica.

   Un buon governo ha il compito di ripensare seriamente ad un piano di politica energetica nazionale puntando più sulle rinnovabili e sul risparmio energetico, anziché distruggere il mare. Inoltre bisogna considerare che l’Adriatico è molto fragile poiché è un mare chiuso.

   Purtroppo alle multinazionali poco interessa la salute dell’ecosistema marino. Infatti per le loro esplorazioni usano la tecnica “AIRGUN”. Ossia sparano cannonate di aria compressa che ribalzano sui fondali come se fosse un terremoto, con nefaste conseguenze sulla fauna sottomarina.

   Allora è lecito pensare che con queste scelte il governo sia completamente sottomesso alle lobbies petrolifere e ai poteri forti. Quindi noi cittadini dobbiamo tenere alta la guardia, far circolare molta informazione, sostenere i nostri rappresentanti regionali, per poter fronteggiare i “tiri mancini” del governo centrale. La nostra attenzione, però, deve essere rivolta non solo alle trivelle ma anche ai megadepositi di GPL, entrambi distruttori del nostro mare.

   Perciò apprendiamo con soddisfazione la notizia di queste ultime ore che la Corte Costituzionale ha dichiarato ammissibile il REFERENDUM sulla durata delle autorizzazioni alle esplorazioni e alle trivellazioni di giacimenti già rilasciate. Speriamo che con la consulta popolare possiamo salvare il nostro mare, vero PETROLIO per il SUD.

   Ora, in attesa del referendum, tutte le forze politiche e i cittadini stessi devono profondere impegno per affrontare la campagna referendaria e poter vincere, in modo da respingere l’assalto dei petrolieri e i furbeschi tentativi del governo di favorirli.

I Consiglieri Comunali “Volonta Popolare” Mario Totaro, Salvatore Valentino.

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