Durante la giornata di ieri, il personale del nucleo di Polizia Marittima della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Manfredonia, congiuntamente a personale dell’Ufficio Locale Marittimo di Lesina, ha effettuato, nell’ambito di una pianificata attività di polizia ittica e ambientale, un’operazione volta al contrasto della pesca illegale e conseguente commercializzazione contra legem di prodotto ittico, e degli illeciti relativi alla materia ambientale.
L’attività di polizia posta in essere nei confronti di uno stabilimento atto al deposito e lavorazione di prodotti della pesca/impianto di allevamento , ha consentito di porre sotto sequestro un ingente quantitativo di cefali al di sotto della taglia minima, ben 640 Kg, stipati in una delle celle frigo di detto stabilimento. Il legale rappresentante dell’attività de qua veniva deferito alla competente Autorità giudiziaria per violazione dell’art. 7, 1° comma, lett. a-b del D. Lgs. 0472014 e il prodotto ittico, dopo aver sentito l’Autorità sanitaria competente e il Sostituto procuratore della Repubblica di turno, veniva avviato a distruzione a mezzo di ditta autorizzata.
Durante il medesimo controllo, è stata accertata la presenza di uno scarico asservito al solo impianto di allevamento sprovvisto dell’autorizzazione rilasciata dagli enti competenti. Si procedeva al sequestro amministrativo dello scarico e ad elevare al titolare dell’impianto stesso una sanzione amministrativa oscillante dai 6.000 ai 60.000 Euro per violazione degli artt. 124 e 133, 2° comma, del D. Lgs. 152/2006.
L’attività di repressione posta in essere dagli uomini della Guardia Costiera sipontina, diretta dal Capitano di Fregata Nicola Latinista, proseguirà incessante contro gli illeciti in materia di pesca e ambientali anche prossimamente, il tutto per la tutela del consumatore e della salute pubblica.
