Morì in manicomio l’11 Dicembre del 1942, Séraphine de Senlis, la protagonista del libro di Katia Ricci presentato ieri a Manfredonia presso il centro di riabilitazione psicosociale “Alda Merini” di via Orto Sdanga.
In una sala gremita l’autrice, del circolo “La merlettaia” di Foggia, ha presentato il suo lavoro direttamente analizzando le opere d’arte più belle realizzate da Séraphine, serva ed autodidatta che per l’enorme sensibilità da artista fu costretta a passare gli ultimi anni della sua vita in un manicomio francese, dove morirà negli anni della seconda guerra mondiale. Alla presentazione, l’autrice ha espresso di aver sentito il desiderio di scrivere un libro su un personaggio interessante e talentuoso, una pittrice alla quale non è stata data la possibilità di farsi apprezzare quando era ancora in vita, perché donna e figlia di un tempo crudele e poco attento alle sensibilità artistiche. Presente anche il Dott. Michele Grossi, direttore della struttura, definita dall’autrice del testo, come uno straordinario punto di riferimento non presente in altre città pugliesi.
Giovanni Gatta