Lorenzo Frattarolo, dirigente provinciale del Partito Democratico, ha inviato una ‘lettera aperta’ al reggente della segreteria provinciale, on. Michele Bordo. Eccone il testo
“Gli spiacevoli episodi che hanno caratterizzato la campagna di tesseramento del Pd in Capitanata, mi inducono a fare appello alla saggezza e al senso di appartenenza del nostro reggente on. Michele Bordo affinché vigili sulle modalità con le quali si sta procedendo e ne garantisca la democraticità e trasparenza. L’incredibile vicenda del mancato tesseramento di Leonardo De Santis rappresenta infatti soltanto la punta dell’iceberg.
Non è il caso di dimenticare che, oltre alla cocente sconfitta alle Comunali 2014 si è registrato il tracollo in città alle regionali, con il Pd terzo partito dopo Forza Italia e Cinque Stelle, nonostante l’ottima performance di Raffaele Piemontese su base provinciale. Che le responsabilità siano comuni e che sia sbagliato puntare il dito contro i singoli è pacifico; ma questo non ci esime dal giudizio sui metodi. Il “metodo Rauseo” è fallimentare su tutta la linea.
Costruire nuclei ristretti di fiducia può servire al più a creare e conservare rendite di posizione ma non a parlare alle comunità. Le parole con le quali il segretario cittadino ha motivato il diniego al rilascio della tessera lasciano basiti per pressappochismo e rivelano un atteggiamento pericolosamente masochistico.
Trasformare il grande partito di massa che sta trasformando l’Italia in un circolino con meno di duecento iscritti (in una città di centosessantamila abitanti) è inammissibile. Oltretutto non è possibile sapere se lo stesso ostracismo praticato verso De Santis abbia riguardato anche altri, magari meno adusi ai rapporti con i media. Né mi pare venga data un’informazione adeguata alle imminenti scadenze congressuali, che dovrebbero, lungi dall’essere un momento di scontro muscolare, un alto confronto di idee e di progetti.
Un confronto che non può muovere se non da un approccio aperto ed inclusivo. Al contrario, In questo momento il democratico svolgimento della vita del nostro partito è messo a repentaglio da atteggiamenti sconsiderati, come quello di chi pensa di poter contingentare gli ingressi a proprio piacimento”.