“Qui si racconta di fede e spiritualità, storia e archeologia, arte e architettura, scienza ed astronomia”
Per l’Abbazia di San Leonardo di Siponto questo è stato un Natale davvero speciale: dopo tanti mesi di intenso lavoro di restauro e valorizzazione la chiesa è tornata ad essere disponibile e noi abbiamo potuto celebrare la Messa natalizia della mezzanotte in un’atmosfera carica di emozioni e di sentimenti di ringraziamento. Tanti sono stati i fedeli che hanno partecipato alla Messa insieme alla comunità dei “Ricostruttori nella preghiera”, che risiede in abbazia dal settembre 2011: abbiamo potuto nuovamente ammirare lo splendore di una chiesa antica, tanto bella nella sua semplicità ed essenzialità, ed ora arricchita anche dalla presenza di una copia fotografica in grandezza naturale dell’antico Crocifisso di S. Leonardo (opera lignea datata al XIII sec.), finora custodito nella Cattedrale di Manfredonia, in attesa di un suo ritorno nella originaria collocazione, appunto la nostra chiesa di San Leonardo. I lavori della chiesa sono stati molti: nuova impermeabilizzazione del tetto a gradoni, consolidamento della struttura muraria mediante la sostituzione ed integrazione dei tiranti, pulitura e stilatura di tutte le pareti interne e delle facciate esterne, realizzazione di un nuovo impianto illuminotecnico, scavi archeologici all’interno della chiesa e nella zona esterna circostante, rifacimento della pavimentazione con la realizzazione di un nuovo presbiterio e recupero dell’ex sacrestia ora destinata a cappella per il Santissimo Sacramento. Per ora la chiesa sarà visitabile soltanto durante l’apertura per le celebrazioni liturgiche, poiché si trova ancora dentro un cantiere che sta lavorando a pieno ritmo per ultimare quella serie di opere di recupero che hanno interessato in particolar modo il resto del complesso abbaziale risalente al XII sec. Si tratta di un’idea partita tanti anni fa grazie al lavoro e all’interessamento dell’arch. Nunzio Tomaiuoli con la collaborazione generosa dell’arch. Antonello D’Ardes. Idea che si è trasformata in progetto sostenuto con passione dal nostro arcivescovo mons. Michele Castoro e si sta realizzando in maniera straordinaria con finanziamenti europei e sotto la direzione dei lavori dell’arch. Francesco Longobardi del Segretariato Regionale del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo per la Puglia. È un progetto di grande respiro, infatti San Leonardo ospiterà anche un museo inserito in un più ampio polo museale archeologico che comprenderà l’antica Basilica paleocristiana di Santa Maria Maggiore di Siponto e il Castello di Manfredonia. Al termine dei lavori, ormai prossimo, la Chiesa garganica avrà ritrovato un importante centro di spiritualità, una testimonianza esemplare dell’epoca medioevale, periodo in cui nella nostra regione si è articolata una fitta trama di vie legate al sacro intorno alla Sacra Grotta garganica e alla Basilica nicolaiana ma anche, indirettamente, agli eventi in Terra Santa. Il desiderio è quello di riportare San Leonardo alla sua primigenia vocazione: luogo di accoglienza nella fede per i tanti visitatori italiani e provenienti da molti paesi d’Europa e del mondo. Qui si racconta di fede e spiritualità, storia e archeologia, arte e architettura, scienza ed astronomia: per la Chiesa garganica potrà essere un’occasione di testimoniare concretamente come le radici profonde della sua spiritualità cristiana siano capaci di generare dialogo e relazione con l’attuale mondo contemporaneo in tutte le sue svariate e talvolta contraddittorie dimensioni, un altro modo per dire che San Leonardo può essere uno dei laboratori in cui sperimentare quella “Chiesa in uscita” auspicata da Papa Francesco.
Don Ciro Mezzogori
rettore di San Leonardo
Vorrei conoscere chi ha autorizzato lo scempio dell’Abbazia di S. Leonardo. La pavimentazione in cotto non doveva essere sostituita, la statua del Santo è sparita insieme agli scudi affrescati dietro l’altare, gli scalini che portano all’interno della chiesa rifatti… UNA COSTRUZIONE MODERNA ALLE SPALLE DELLA CHIESA CHE E’ UN OLTRAGGIO. UN PARCHEGGIO INUTILE PERCHE’ CONTIENE POCHE MACCHINE ED HA ELIMINATO GLI ALBERI CHE PREESISTEVANO IN QUELL’AREA. MI CHIEDO SE LA SOPRINTENDENZA AI BENI CULTURALI E’ STATA INFORMATA DI QUESTO SCEMPIO.RESTAURARE UN EDIFICIO ANTICO NON VUOL DIRE STRAVOLGERLO E MODERNIZZARLO MA CONSERVARLO COSI’COME ERA, FACENDO SOLO I NECESSARI INTERVENTI MANUTENTIVI.
Che bello, non vedo l’ora di andarla a visitare.
Qualcuno del Comune, mi sa dire se faranno un sottopasso sulla strada ss 89 per permettere un più facile e sicuro raggiungimento del sito ed anche delle aree di sosta/parcheggio.
Sindaco o chi per egli ci ha pensato …. se rientra nelle competenze del Comune ?
Grazie.