“C’è un limite a tutto ed oltrepassarlo, calpestando la volontà del popolo, legittima la protesta più dura: svendere bellezze paesaggistiche come le isole Tremiti alle compagnie multinazionali, che vogliono deturpare il nostro mare, è un delitto di cui si sta macchiando tutto il centrosinistra ed in particolare il Partito Democratico”. Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale, Giandiego Gatta.
“Saltiamo dalle sedie –aggiunge- non solo per l’atto dispotico del governo Renzi, che dà un colpo di spugna alle indicazioni delle Regioni; ma soprattutto perché, con tutta evidenza, ricchezze straordinarie come le Tremiti vengono servite su un piatto d’argento per poche briciole, duemila euro. E’ questo il valore del nostro mare per Renzi e il suo partito, un valore a dir poco ridicolo con cui si autorizzano le trivelle. Una protervia senza precedenti nella storia istituzionale, che rischia di compromettere in modo irreversibile l’assetto del territorio. Il tutto –conclude Gatta- per accontentare i poteri forti, amici del centrosinistra, in nome del business più scellerato”.