Giovedì 26 Dicembre 2024

La tradizione del Natale a Manfredonia accoglie il “diverso” e abbatte le barriere emarginanti

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Durante il periodo delle feste natalizie, la città, le strade e le case si dipingono a festa con i colori sfavillanti delle luminarie, delle stelle di Natale, dei festoni, dell’abete che irradia il cammino con le scintillanti e svariate luci e non ultimo il “presepe” tradizionale napoletano con le case, i ruscelli, i pastori, le pecorelle e ovviamente la “capanna celeste” che accoglie la natività del Bambin Gesù. In ogni parte del nostro bel Paese si vivono le feste del Natale secondo la propria tradizione fatta di canti, danze, mostre a tema e quant’altro possa rendere magico questo momento. E’ recentissima la notizia di un preside di una scuola primaria che ha annullato i preparativi del coro e delle recite di Natale per non turbare la sensibilità degli alunni di altre fedi religiose. Il boato mediatico si è percosso sul quel preside che ha indignato il mondo della politica, della scuola e anche delle comunità islamiche italiane a cui il Natale non ha mai costituito un “problema”. Occorre riflettere su quanto accaduto, interrogandosi sulle questioni dell’integrazione e del multiculturalismo che investono in particolare quelle comunità più interessate al fenomeno dell’immigrazione. Anche Manfredonia rientra tra queste. Le istituzioni pubbliche insieme al privato sociale sono riuscite a realizzare un proficuo lavoro sociale di rete, accogliendo al meglio i migranti e i minori non accompagnati attraverso l’implementazione di progetti ad hoc, non ultimo quello di Berim Bao della Cooperativa Iris. Infatti presso la Casa dei Diritti di Siponto si informa l’utenza straniera sulle modalità per l’ottenimento dello status di rifugiato politico, sui permessi di soggiorno e si attivano corsi di alfabetizzazione informatica e della lingua italiana e tanto altro. Ogni religione, cultura e tradizione deve’essere rispettata da chiunque vive appieno la comunità senza prevaricazioni e atteggiamenti xenofobi. Le “diversità” possono solo arricchire e attraverso un’adeguata educazione e formazione è possibile apprezzarle ed integrarle, diversamente c’è solo il caos. A Manfredonia c’è una folta presenza di badanti rumene e islamiche che spesso vivono con le famiglie che accudiscono, abbracciando serenamente le nostre tradizioni quando l’integrazione sociale è ben salda. E’ bello condividere anche i loro costumi che impreziosiscono il nostro sapere. Nell’ambito culinario è possibile apprezzare le prelibatezze a base di “cous cous” preparato nelle diverse varianti con carne, pesce e verdure (presenti anche nell’agrigentino) o i dolci arabi come il “baclawa” molto succulento con il miele. Il calendario delle manifestazioni natalizie a Manfredonia è ricco di tante iniziative curate dalle istituzioni con l’ausilio di associazioni come gli “Amici del presepio” che quest’anno ha organizzato la 19esima ed. della mostra visitabile come da tradizione nello scenografico convento di Santa Maria delle Grazie, proponendo, anche, il concorso “Il presepe più bello”, giunto alla terza ed. e riservato alle scuole, alle chiese e ai privati con lo scopo di tenere viva e valorizzare la tradizione del presepe come espressione religiosa e artistica. Il sig. Alex  Spagnuolo, vincitore della seconda ed. del concorso, propone quest’anno un’altra idea di presepe, allestendolo presso il porto turistico di levante. La scenografia sorprende per la sua maestosità, utilizzando paglia e arbusti della macchia mediterranea che fanno da cornice alla capanna della natività di Cristo e al grande ruscello. I pupi sono pregiati e provengono dalla Svizzera. Mentre il paesaggio orientale con il palazzo reale, curato nei minimi particolari, sovrasta la scena. I canti e i cori soavi di sottofondo richiamano i passanti. Altri eventi da non perdere sono il Concerto di Natale della Corale Polifonica “Cesar Franck” diretto dal maestro Maria Lucrezia Armiento e il Concerto di fine anno della Banda di Manfredonia diretta dal Maestro Giovanni Esposto che conferirà alla serata un tocco magico e gioioso per concludere il 2015 con un animo più disteso.

Grazia Amoruso  

 

Foto di Damiano Sciannandrone

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