Giovedì 21 Novembre 2024

Il bilancio di missione della Casa Sollievo della Sofferenza

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Trasparenza e responsabilità sociale, ma anche innovazione e futuro. Sono alcuni dei temi oggetto della conferenza stampa sul Bilancio di Missione 2013/2014 della Casa Sollievo della Sofferenza, tenuta nei giorni scorsi a Bari, nella sala stampa della presidenza della Regione Puglia, dal vice presidente e direttore generale dell’Ospedale di San Giovanni Rotondo, Domenico Crupi.

«Il Bilancio di Missione è essenzialmente un’operazione di verità su di noi e sulla nostra attività – spiega il direttore Crupi – e lo rendiamo pubblico non per adempiere ad un obbligo di legge, ma per un dovere di trasparenza e di responsabilità sociale, che attiene alla nostra etica istituzionale».

Tra i primi in Italia, l’Ospedale di San Giovanni Rotondo ha sentito l’esigenza di certificare anche il suo Bilancio di Missione da parte di una società indipendente, la Deloitte & Touche Spa, che ha attestato la conformità del documento alle linee guida riconosciute a livello internazionale. «Un bilancio quest’anno sottoposto a revisione esterna che rafforza il nostro impegno e le nostre politiche gestionali per una sostenibilità economica, sociale e ambientale. Presentare il proprio bilancio – ha detto ai giornalisti il dottor Crupi – non vuol dire fare un esercizio di autoreferenzialità, ma è legato a un bisogno di trasparenza; vogliamo raccontare come utilizziamo il denaro pubblico e quello frutto delle donazioni e per testimoniare l’impegno   e l’efficienza di un sistema complesso che garantisce un equilibrio di bilancio assicurando servizi di cura e livelli occupazionali».

Con questo documento la Casa Sollievo vuole rendicontare la complessa attività di assistenza e ricerca dell’istituto ma anche il suo impegno nel sociale, l’utilizzo delle risorse e il contributo allo sviluppo socio-economico e occupazionale del territorio.

E sono i numeri a parlare per l’ospedale fondato da San Pio da Pietrelcina a San Giovanni Rotondo: 2.720 posti di lavoro, 887 posti letto, 1.244.126 prestazioni ambulatoriali, più di 60mila casi trattati all’anno con un alto indice medio di complessità.

Casa Sollievo della Sofferenza è anche ISBReMIT, il Centro di Medicina Rigenerativa inaugurato lo scorso 13 settembre dal Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano. ISBReMIT produrrà terapie cellulari, geniche e protesi costituite da biomateriali: tre branche molto innovative nel campo della ricerca, il tutto nel rispetto totale delle regole dell’etica e della morale.

Mettere al centro della propria missione la persona malata e la sua famiglia significa per Casa Sollievo della Sofferenza farsi carico di un complesso di bisogni, difficoltà e fragilità che negli anni hanno sempre più trovato una risposta piena di umanità e di efficacia. È questo il senso intrinseco del Bilancio di Missione di Casa Sollievo della Sofferenza, che ai freddi numeri riesce a dar corpo con un’attenzione verso la cura del malato.

L’ospedale voluto da San Pio da Pietrelcina unisce a un polo tecnologicamente avanzato la centralità dell’uomo e la carità verso l’indigente. «Nel nostro bilancio – spiega Domenico Crupi – più di 600mila euro sono destinati a chi non è in grado di sostenere i costi di soggiorno a San Giovanni Rotondo per garantire l’assistenza ai familiari».

L’ospedale, costruito dove c’erano pietre e in cima a una montagna, oggi è patrimonio della Puglia e dell’Italia ed è riconosciuto come Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) nell’ambito delle “malattie genetiche, terapie innovative e medicina rigenerativa”. Per i progetti di ricerca, Casa Sollievo collabora con il sistema delle PMI, con le Università e con altri centri di ricerca internazionali.

L’incontro con i giornalisti ha avuto uno scenario privilegiato e altamente significativo, la sala stampa della presidenza della Regione Puglia. «Prosegue un percorso di dialogo e di collaborazione con la Regione», conclude il direttore generale. «Ci sentiamo parte del sistema e auspichiamo che la comunità sia con noi nella consapevolezza che la Puglia ha un potenziale enorme in termini umani e scientifici ed è per questo che l’Ospedale con il suo centro di ricerca auspica di diventare catalizzatore delle tante menti eccellenti del nostro territorio che per troppi anni son dovute emigrare anche all’estero».

Nel corso dell’incontro con la stampa è stato distribuito unitamente al Bilancio di Missione il Report dell’Attività Scientifica 2013/2014. Entrambi i documenti sono scaricabili on-line all’indirizzo www.operapadrepio.it.

 

 

 

 

 

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Capitanata · News

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