“Chiediamo al Presidente Emiliano e a tutti i rappresentanti in Consiglio regionale di mettere in cima all’agenda di governo la messa in sicurezza della Biblioteca “Magna Capitana” di Foggia.” Si apre così l’accorato appello dei Gd Capitanata ai massimi rappresentanti istituzionali della Regione Puglia per scongiurare l’ipotesi di un triste epilogo per la Biblioteca provinciale di Foggia.
“In un periodo in cui si parla tanto di infrastrutture al servizio della Capitanata – continuano i Gd – chiediamo al governo regionale di mettere in sicurezza e potenziare la più grande infrastruttura culturale della Provincia di Foggia. Non possiamo permetterci che il nostro territorio veda scomparire o ridursi drasticamente un servizio che rappresenta un’eccellenza in tutto il Mezzogiorno d’Italia.
Comprendiamo le difficoltà economiche e organizzative che si sono abbattute sulle Regioni a causa della frettolosa e confusa riforma delle Province, ma una soluzione che tuteli questo grande patrimonio culturale è quanto mai urgente per la Capitanata.
Proprio quando l’escalation criminale sembra farsi più cruenta, chiudere un presidio di sapere e cultura sarebbe un segnale gravissimo. In un momento come questo, al contrario, dovrebbero essere aumentate le risorse e le iniziative a sostegno della cultura, tra gli antidoti più potenti contro la criminalità e il malaffare.
La Puglia negli ultimi anni ha investito molto nella cultura e deve continuare a farlo a maggior ragione in questo momento, così come è stato indicato nelle linee programmatiche del centro sinistra, che migliaia di pugliesi hanno contribuito a scrivere all’interno delle sagre del programma.
Siamo convinti che la sensibilità di Michele Emiliano e dei rappresentanti politici del nostro territorio consentiranno di addivenire alla soluzione migliore possibile.
Detto ciò, il 21 dicembre – chiudono i Gd Capitanata – prenderemo parte alla mobilitazione organizzata dall’associazione Amici della Biblioteca e dalla Fondazione Banca del Monte di Foggia per manifestare plasticamente la nostra volontà di difendere e sostenere questo importante patrimonio immateriale della nostra terra.”