Ci sono persone che peggiorano la loro situazione ogni volta che aprono bocca ed Energas le ricorda molto: quest’oggi l’azienda napoletana ha lanciato la sua campagna d’informazione. Mentre si aspettano ancora notizie sul piano di emergenza che doveva essere modificato in seguito alla bocciatura ricevuta Energas si muove con la sua “campagna di sensibilizzazione”: rassicura la città sulle norme di sicurezza? Informa sui benefici che la città otterrebbe? No, niente di tutto questo, niente di tutte quelle bugie che avremmo respinto, ma che almeno meritavano una qualche forma di confutazione. Regalano un panettone ed uno spumante agli ignari spettatori della partita Manfredonia-Nardò: come si può riempirsi la bocca della volontà di rispondere alle domande della città e poi pensare di tapparle la bocca con un misero pacco regalo? Significa non avere nessuna stima della dignità e dell’intelligenza dei manfredoniani.
La domanda sorge spontanea e colma di rabbia: credete che la dignità della nostra città abbia un prezzo? Credete che i cittadini di Manfredonia possano vendere la loro terra, il loro futuro e le sorti dello sviluppo economico della città per uno spumante ed un panettone? Ci pare assurdo doverlo sottolineare, ma mai credevamo che la lotta avesse potuto dei punti così bassi e gretti: non siamo degli esseri primitivi. I cittadini di Manfredonia hanno una dignità che non accetta prezzi, che è il frutto di un percorso di ricostruzione della memoria storica e delle ferite che la città ha già pagato per le nefande azioni di imprenditori senza scrupoli. Non sarà né un panettone, né una sponsorizzazione alla squadra di calcio a comprare il nostro dissenso: il conflitto che da esso deriva è incontenibile ed inarrestabile.
Ulteriori indiscrezioni da parte della stampa cittadina hanno inoltre confermato una voce che ormai gira da tempo: la società sipontina di calcio firmerà un contratto di sponsorizzazione con Energas S.p.a. del valore di circa 50.000 €. Occorre, purtroppo, spendere qualche parola anche per il triste “patteggiamento” della società. Se è vero, infatti, che buona parte della città guarda con sdegno e con scherno all’azione pomeridiana di Energas è altrettanto vero che i vertici della società sipontina hanno scelto di vendere la loro dignità per “un piatto di lenticchie”. Le difficoltà economiche della società sono abbastanza note, così come le numerose spese che una società sportiva militante in serie D deve affrontare: queste motivazioni però, non rappresentano affatto una buona scusa per tradire la propria città e l’orgoglio dei propri colori. Ci sono alcuni aspetti di un uomo (e di una società), caro Presidente Sdanga, che sono impagabili: la dignità, il consenso della città attorno alla squadra, i sacrifici e la passione di chi segue la squadra in maniera assidua e passionale. Cosa ne sarà di questi elementi, quando lei avrà deciso di svendere la faccia del Manfredonia Calcio per 50.000 €? Lo spiegherà ai pulcini e ai numerosi tifosi che assistono ai match della società, che cosa rappresenta quello sponsor? O in nome di qualche spicciolo (perché, in termini di sponsorizzazione, di questo stiamo parlando: 50.000 € sono una cifra ridicola) tapperà la propria bocca e il proprio sdegno e difenderà unicamente gli interessi e le sorti delle sue tasche e della società? Le vogliamo ricordare, sebbene sembra assurdo essere costretti a farlo, che prima dei vertici di una società, dietro una squadra c’è una città, e la città è fortemente contraria allo sponsor Energas. Faccia le sue scelte imprenditoriali, tenga in considerazione tutti i pro e i contro: le conseguenze le vivrà direttamente la Domenica, quando lo stadio si svuoterà sempre più e la vita della squadra sarà snobbata dai più.
Si tratta di una pagina triste e squallida della storia della nostra città che abbiamo provato a riscattare quest’oggi con intelligenza ed orgoglio, svelando la natura ridicola di questa iniziativa: abbiamo esposto alcuni striscioni nei pressi dello stadio (quello in foto e altri due recitanti “Tifa la città NO ENERGAS”) e abbiamo esposto, ai primi del secondo tempo, uno striscione in Curva Sud per invitare la città a rifiutare regalie e sponsor disonorevoli (“anche questo “Tifa la tua città, NO ENERGAS!!!”) Lo stadio intero si è sciolto in un applauso liberatorio e di riscatto, seguito da numerosi cori e dalla zelante risposta della società: alcuni steward, decisamente imbarazzati, si sono precipitanti a rimuovere lo striscione con la copertura della polizia, necessaria viste le proteste della Curva. Potranno anche rimuovere la vergogna dal volto della squadra? Potranno rimuovere la sdegno e la rabbia dalle facce dei tifosi?
Collettivo InApnea
Ma la libertà di pensiero esiste ancora?
Lasciate a tutti, senza minacce e insulti di esprimere la propria opinione pro o contro Energas.
Grazie
siamo stanchi di essere umiliati da energas dai mercenari del calcio e dalla politica inutile e a doppia faccia!
Qui si batte moneta/cassa…. evidentemente le condizioni economiche/finanziarie di taluni sono talmente vuote che si fanno i patti anche col ……. e poi, stando in argomento si ha il sospetto che da cosa nasce cosa in termini di realizzazione….. capisc a me……
Una delle pagine più squallide e triste del Manfredonia calcio e per tutta la città di Manfredonia.
QUANDI.MORTI.DI.FAME