Oggi è la Giornata Internazionale dei Diritti Umani. “Una celebrazione che deve passare attraverso l’impegno di tutti”, commenta l’assessora Calabrese.
Il 10 dicembre di ogni anno si celebra la Giornata Internazionale dei Diritti Umani in ricordo dell’adozione all’unanimità dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, avvenuta a Parigi nel 1948, della Dichiarazione universale dei diritti umani. Si tratta di un documento di 30 articoli nel quale si afferma, all’articolo 1, che: “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza”. La Dichiarazione è, quindi, il documento che ha avuto l’impatto più significativo di qualsiasi altro nella storia dell’umanità.
Nel preambolo si afferma che: “Il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali e inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo”. “A distanza di quasi settant’anni – commenta l’assessora Sonia Calabrese – queste parole rappresentano una pietra miliare nella storia dell’umanità ed anche un punto di non ritorno per quanto riguarda la concezione della dignità dell’uomo”.
“Aderiamo simbolicamente a questa giornata – spiega il sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi – perché crediamo che, all’indomani delle terribili stragi che si sono susseguite in tante parti del mondo, sia necessario riflettere su quello che sta accadendo, a partire proprio dai diritti umani: il nucleo centrale della legalità”.
La Dichiarazione nasceva da un’umanità ferita, che aveva conosciuto le barbarie e i soprusi della Seconda guerra mondiale, una tragedia riassumibile in due parole: Auschwitz e Hiroshima, termini divenuti simbolo di disprezzo della vita.
Anche l’Europa, siamo a Nizza il 7 dicembre del 2000, ha tratto ispirazione da quella Dichiarazione per promulgare la sua Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, entrata in vigore il 1 dicembre del 2009 con il trattato di Lisbona. “Lungi dall’essere un documento del passato, la Dichiarazione è universale anche nel tempo: essa continua a proiettare la sua luce – continua il sindaco Riccardi – nel futuro di una umanità in cui lo scambio e lo scontro tra culture sono diventati sempre più frequenti. Se i conflitti, purtroppo, continueranno a moltiplicarsi, dobbiamo prevedere la sempre maggiore attualità dei valori di tolleranza, come quello dell’uguaglianza nella diversità”.
“Ci sono Paesi che violano continuamente alcuni di questi diritti inalienabili e non sono solo quelli con governi dittatoriali e dispotici, ma anche Paesi con governi eletti democraticamente che praticano sistematicamente la tortura oppure applicano inesorabilmente la pena di morte, per restare alle azioni più evidenti. Sono 30 gli articoli della Dichiarazione universale dei diritti umani e 365 i giorni dell’anno in cui andrebbe festeggiata questa Giornata. Una celebrazione che deve passare attraverso l’impegno di ciascuno a operare per la sensibilizzazione, la promozione, la tutela, il monitoraggio e la denuncia delle violazioni dei diritti umani”, conclude l’assessora Calabrese.
Matteo Fidanza
Ufficio Stampa – Città di Manfredonia