Un’emozionante cerimonia, nel giorno dell’Immacolata Concezione, ha permesso alla luce del faro di Manfredonia di tornare a illuminare la città.
I pannelli oscuranti che ieri sono stati rimossi furono montati nel 1999 e da quindici anni il raggio di luce del faro, lungo ben 23 miglia, non entra più in città.
L’evento, realizzato in collaborazione e con il patrocinio dell’Agenzia del Turismo, è stato reso possibile grazie alla passione dell’Associazione Arte in Arco, nella persona del suo intraprendente presidente Bruno Mondelli, da tempo attiva nel consolidamento e nella promozione delle tradizioni locali. L’idea ha trovato l’entusiastico apprezzamento e appoggio del reggente del Faro, Ottavio Greco, ed è stata autorizzata dal Comandante di Fregata Carlo Salvati della Marina Militare di Taranto.
Un gesto simbolico che nasconde mille significati perché “ridare luce alla nostra città, è un segno che un percorso virtuoso è possibile con l’impegno di tutti – ha detto Saverio Mazzone, Presidente dell’Agenzia del Turismo – e con l’impegno di tutti potremmo ridare slancio alla nostra comunità. In un luogo come il faro che è parte essenziale di quel museo a cielo aperto che è l’ecomuseo, fatto da tutti noi, dalla memoria, dalle tradizioni e dal nostro essere comunità. Ci auguriamo che sia l’inizio per un futuro migliore, radioso, illuminato“.
“Questo fascio di luce sia simbolo di quella strada che la nostra comunità deve seguire per uscire dal buio di questa crisi. – Ha affermato Stefano Pecorella, Presidente del Parco Nazionale del Gargano – Rendiamo merito all’Associazione Arte in Arco che realizza dei momenti di cultura all’interno di Manfredonia in quello splendido scorcio che è l’Arco Boccolicchio, ma anche all’Amministrazione che sta investendo tanto nella cultura. Questo fascio di luce è dedicato a tutti coloro che hanno sempre visto questa luce come la via di casa, i marinai, i soldati e tutti quelli che si sono sacrificati per quel luogo e per il bene della comunità, dove non sono più riusciti a fare ritorno“.
Al Sindaco Riccardi l’onore di tagliare il nastro per la simbolica “accensione” del faro attraverso il taglio del nastro tricolore. “Bruno Mondelli è uno di quei “pazzi” che hanno la forza di combattere contro tutti. – Ha detto il Sindaco – Ha ben interpretato il ruolo di chi sogna una città diversa. Ha negli occhi la prospettiva di guardare una nuova città e coglie le cose migliori che essa possiede. Il faro, anche grazie al suo guardiano, Ottavio Greco, è diventato un punto di riferimento della città, perché può essere visitato e dall’alto si può guardare Manfredonia da una prospettiva inedita, la sua parte più alta. Quello di questa sera non è solo un gesto simbolico, ma molto di più. Sarà aperto per un mese intero e visitabile, sperando che nessuno lo consideri un disturbo per la propria quiete. Manfredonia aveva completamente cancellato la parola “Turismo” dalle sue vocazioni, noi però ci crediamo, e abbiamo gli uomini giusti e il mondo delle associazioni che ci appoggiano. L’anno che verrà ci riserverà grandi sorprese e speriamo sia un anno di grande prosperità per la nostra comunità“.
I pannelli sono stati rimossi accompagnati da fuochi d’artificio e una cortina di fumogeni che hanno messo in evidenza la luce girevole della lanterna. Un’emozione ci ha colto nel vedere la luce passare sul castello, sulla chiesa di san Domenico e sulle case che si affacciano sul mare…
Ci auguriamo davvero che questa luce simbolica sia foriera di speranza e prosperità per tutti.
Mariantonietta Di Sabato
Foto di Sandro Chiarista
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SCUSATE MA NON SI POTREBBE LASCIARE IL FARO COSI’ SENZA PANNELLI ?