Ancora vandalismi in città. Questa volta sono stati presi di mira, con sversamento di olio esausto, il Lungomare del sole e la villa comunale.
Non è stato un risveglio placido o, almeno, come quelli a cui siamo abituati normalmente quando, mentre facciamo colazione, ci informiamo su ciò che è avvenuto nel corso della nottata appena trascorsa. Ieri, lunedì 30 novembre, Manfredonia si è risvegliata apprendendo dei vandalismi che hanno danneggiato un tratto del Lungomare del sole e uno della villa comunale. Olio esausto, probabilmente, versato proditoriamente sia sui marmi che costeggiano il lungo viale che costeggia il nostro mare, in direzione Siponto, sia su quelli che fungono da seduta delimitando lo spazio della villa.
“L’ennesimo oltraggio alla città – commenta il sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi – da parte dei vandali. Non si tratta, purtroppo, di un singolo vandalismo, ma di una serie. Sono sconcertato. Ancor più dopo aver stigmatizzato precedenti ed analoghi episodi, da ultimo quanto successo agli ipogei Capparelli, constatando il biasimo diffuso, nei confronti di questi balordi, della cittadinanza”.
Recinzioni divelte, campi da gioco distrutti, arredi urbani deturpati, impianti di illuminazione messi fuori uso e così via; il fenomeno del vandalismo è molto sofferto, oltre che pagato a caro prezzo. Nel corso degli ultimi anni gli attacchi alle strutture pubbliche sono costati al Comune, quindi alla cittadinanza tutta, decine di migliaia di euro e hanno creato seri problemi di sicurezza, tanto da decidere di implementare le telecamere di sorveglianza presenti sul territorio. E’ bene, però, sottolineare come il problema non sia esclusivamente addebitabile a nostri (giovani?) concittadini, in quanto tali fenomeni attanagliano quasi tutte le realtà. Il mal comune non è, in questa circostanza, mezzo gaudio, ma il vandalismo è endemico ed affligge tutta l’Italia, da nord a sud.
Riccardi non usa mezze parole, né perifrasi, per esprimere “sdegno e condanna nei confronti di vandali che dimostrano di essere incivili e davvero stupidi, distruggendo o danneggiando beni pubblici. Stupidi perché le loro misere azioni comportano ulteriori spese di denaro pubblico, quindi anche il loro, investito per riprenderci quanto appartiene a noi tutti”. Sono davvero numerosi gli episodi che hanno creato danni al patrimonio pubblico comunale. “Questo ci appartiene e noi stessi dobbiamo preservalo e curarlo – continua – per evitare costi che vanno oltre l’ordinaria manutenzione. Il cambiamento di cui si ha bisogno dipende soprattutto dal senso civico e dalla partecipazione di tutti”.
Il sindaco ha chiesto ed ottenuto la collaborazione dell’ASE per ripristinare lo stato dei luoghi danneggiati. “L’intervento dell’azienda ecologica è stato tempestivo ma, fermo restando l’impegno dell’Amministrazione comunale nella riparazione dei danni – osserva Angelo Riccardi – invitiamo i cittadini alla massima vigilanza e a collaborare con le forze dell’ordine nel segnalare gli atti di vandalismo”. E a quanti si sono subito riferiti alle telecamere, chiedendo che gli autori dell’ennesimo vandalismo fossero individuati attraverso la videosorveglianza? “Abbiamo approntato quel sistema anche per casi come quelli occorsi in questi giorni. Le immagini confluiscono direttamente presso le sedi delle forze dell’ordine che, quindi, le hanno nella propria disponibilità. Ciò non toglie che abbiamo sporto, ancora una volta, denuncia contro ignoti, con la speranza che al più presto possano diventare noti e, magari, rispondere delle proprie azioni irresponsabili”.
Certo, una maggiore sorveglianza aumenta il senso di sicurezza dei cittadini, ma ciò non basta. Deve prevalere soprattutto il senso civico perché i divieti e le proibizioni non portano a risultati duraturi. Le telecamere rappresentano la cosiddetta ‘ultima spiaggia’, quando ormai il danno è stato fatto. “Credo che i più efficaci antidoti al degrado e al disagio sociale, e al conseguente teppismo notturno, siano proprio la bellezza e la cultura”, dice ancora il sindaco Riccardi.
C’è sempre l’altra faccia della medaglia: quelli che la città vogliono valorizzarla e non sfregiarla. Indignarsi ed uscire dall’apatia è già un primo passo. “Bisogna, inoltre, far leva perché il rafforzamento del senso di appartenenza alla comunità e di identificazione sociale con la propria città – conclude il sindaco di Manfredonia – fanno sì che la comunità stessa attui un controllo informale sul territorio, lo rispetti e tenda a farlo rispettare”. In un momento in cui, più che mai, pubbliche amministrazioni, forze di polizia, vigili, società partecipate e chi più ne ha più ne metta, sono in difficoltà e risultano inadatte a combattere il problema del vandalismo, sono solo queste forme di cittadinanza attiva e vigile che possono fare la differenza.
Matteo Fidanza
Ufficio Stampa – Città di Manfredonia
Non si tratta di una sola persona, ma più di una.
Questi atti vandalici, possono essere commessi solo da imbecilli, nulla facenti. Mi auguro che vengano presi e costretti, in un modo o in un altro, a pagare i danni.
Punire uno (per bene) per educare cento. Le sole parole non bastano.
Bisogna assolutamente ripulire la città da questi imbecilli e fargliela pagare a caro prezzo, intendo economicamente ma anche legalmente, senza se e senza ma….e se si tratta di (come penso) di teppistelli da strapazzo, non punire solo loro ma anche i genitori che hanno la responsabilità delle azioni dei loro figli…
Credo trattasi di un pazzo maniaco, LO PENSO DAVVERO.
Parole giuste sindaco. Sbrigatevi a ripulire il resto della città!!! Il verde è una cosa indecente davvero