Sabato 21 Dicembre 2024

La Vetrotec due Srl: un’altra realtà che se ne va

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Un’altra azienda, la “Vetrotec due”, chiude i battenti: l’ennesimo fallimento del contratto d’area che ha investito l’area industriale di Manfredonia, in quest’ultimo decennio. La crisi strutturale non è l’unica causa. “Il mordi e fuggi”: questa la vera ragione. Si investono ingenti fondi pubblici per rilanciare lo sviluppo del territorio e si registra, a breve, l’abbandono dell’area industriale, lasciando, ineluttabilmente, le cattedrali nel deserto. Il contratto d’area ha gettato solo fumo negli occhi, illudendo i lavoratori, dopo esser stati formati e professionalizzati, di poter costruire il proprio futuro con l’onesto lavoro. Di onesto, però, c’è stato solo l’arduo impegno dei lavoratori che oggi si trovano in mezzo ad una strada. Ecco cosa stanno vivendo i lavoratori della “Manfredonia Vetro” e quelli della “Vetrotec due” che dal 7 settembre 2015 ha cessato l’attività produttiva. La società “Vetrotec due Srl” ha attivato la procedura di licenziamento collettivo (legge n. 223/91) conclusasi, lunedì 23 novembre, con il verbale di mancato accordo presso la Direzione Territoriale del lavoro della Provincia di Foggia. I 37 lavoratori, già aggravati dal mancato pagamento degli stipendi dal mese di agosto, a breve, riceveranno, purtroppo l’amara notizia del licenziamento. La motivazione è connessa al calo del fatturato di circa il 40% dovuto alla riduzione delle commesse a seguito della crisi congiunturale del mercato del vetro che ha fatto registrare, nell’ultimo quinquennio, una perdita totale di bilancio di euro 927.885,00. I sindacati della Filctem Cgil, della Femca Cisl e della Uiltec Uil auspicavano un maggiore disponibilità della “Vetrotec due” a vagliare soluzioni alternative invece la trattativa, svoltasi dapprima innanzi al Prefetto di Foggia e poi davanti alla Direzione Territoriale del lavoro, è stata condotta all’insegna della più totale assenza di spirito collaborativo o, quantomeno, lealtà che dovrebbe connotare la condotta del datore di lavoro in questa particolare fase. Quindi non resta che adire alle vie legali per tutelare i diritti dei lavoratori prossimi al licenziamento e accertare le eventuali responsabilità della società.

Le parti sociali sostengono che occorra preservare il know how e la professionalità dei lavoratori, accompagnandoli in un eventuale rilancio dell’attività. “Nonostante tutto, crediamo ancora che il comparto vetrario possa rimanere una realtà operativa a Manfredonia, realtà che non ha esaurito il suo potenziale e che può essere rilanciata da imprenditori seri, motivati e socialmente responsabili”.

La società civile, la politica e le istituzioni attraverso un proficuo lavoro sociale di rete, e coinvolgendo il mondo imprenditoriale “onesto”, possono trovare le possibili soluzioni per rilanciare lo sviluppo del territorio.

Grazia Amoruso

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Commenti

  • RESISTERE!RESISTERE! RESISTERE!.
    La crisi è generale. La nosta CITTA’ ha buone potenzialità. Insieme possiamo farcela.Non puntando il dito solo contro i nostri ELETTI.
    I nostri ELETTI devono saper OSARE un po’ di più negli investimenti e non piangere solo miseria. Buon Natale.

    marianna 03/12/2015 21:23 Rispondi
  • Alla fine di un ciclo, purtroppo, occorrono riforme strutturali per poter creare un nuovo progetto di sviluppo ed una nuova forma di società. Nel progetto di una nuova società non deve trovare posto alcuna forma di ingiustizia.Senza giustizia infatti non c’è dignità delle persone, non c’è libertà, non c’è democrazia, non c’è comunità.

    MANFREDONIANO 29/11/2015 7:21 Rispondi
  • gino non ti arrabbiare.adesso renzie da 80 euro e risolve il problema

    no gas no party 28/11/2015 16:32 Rispondi
  • A QUESTO PUNTO DI UN PUNTO CERTO A CHI BISOGNA ADDOSSARE LE RESPONSABILITA’ DI QUESTI FALLIMENTI…A CHI ??????????? UNA CITTA’ MORENTE SOTTO L’ASPETTO DELL’OCCUPAZIONE E DELLO SVILUPPO E CHI SI TROVA NEI GUAI E’ LASCIATO SOLO CON IL PROPRIO TRISTE DESTINO E CHI CI SALVA ??????????????????? AVREMO MAI UN FUTURO MIGLIORE ??????????????? SOLDI PUBBLICI E EUROPEI BUTTATI AL VENTO O NELLE POCHE TASCHE DI IMPRENDITORI OCCASIONALI CHE CI HANNO LASCIATO SOLO DISPERAZIONE E DISOCCUPAZIONE E UN TERRITORIO DA …REINVENTARE !!!!!!!!!!!!!!!!

    INDIGNATISSIMO 28/11/2015 14:34 Rispondi
    • A mio avviso occorre fare una riflessione. E’ mai possibile che tutte le iniziative industriali impiantatesi a Manfredonia falliscano miseramente? Non è che ci siano dei fattori specifici che portino a questi fallimenti? E’ solo colpa di “imprenditori occasionali” che hanno approfittato dei soldi pubblici o esistono altre componenti antropologiche locali che facilitano questo processo di fallimento? Perché solo a Manfredonia succedono questi eventi? La risposta non è semplice ma a mio avviso esiste una componente “locale” che facilita il fallimento di tutte le iniziative industriali che negli ultimi anni si sono impiantate a Manfredonia.

      Adautto 29/11/2015 12:00 Rispondi
  • grazie.all,aministrazione.e.politici.di.manfredonia
    per.il.grande.fallimento.del.contratto.d,aria

    pulsano 28/11/2015 12:53 Rispondi
    • Smettetela di dare la colpa ai politici. Essi altro non sono che un’espressione del popolo manfredoniano. Cambiando i politici non cambierà nulla in quanto il problema è di tipo antropologico.

      Adautto 29/11/2015 12:03 Rispondi
  • Purtroppo per la bellissima nostra città non c’è alba all’orizzonte..
    Il tutto è colpa dei nostri amministratori che hanno sbagliato tutto…sui i vari Contratti d’area, sull’industrializzazione invece di promuovere puntando sul nostro forte : PESCA, AGRICOLTURA E TURISMO. Ciò sicuramente portava occupazione e solidità economica per i prossimi 300 anni.
    Altro esempio incompleto ? ..Il porto turistico bellissimo !!! ma andava prima di costruire tale opera, completata da strutture turistiche attrattive e ricettive.
    (tipo Parchi di divertimento e acquatici e simili..).
    Concludo .. IL DIO DENARO PREVALE SEMPRE !!!
    AT MAJORA

    luigi 28/11/2015 11:39 Rispondi
  • Sembra quasi ascoltare l’ennesima azienda che urla “foss pí mé”

    ciòunbelcul 27/11/2015 21:02 Rispondi
  • L’unica soluzione la può dare il mercato.
    Senza mercato non c’è futuro.

    tonino 01 51 27/11/2015 16:48 Rispondi
  • la cosa che mi fà venire la rabbia è che tutta questi lavoratori hanno premiato con le scorse elezioni lo sfacelo fatto dalla vecchia giunta, nn capendo la necessità di cambiare tutta la classe politica, quindi concludo dicendo che la colpa di tutto quello che stà succedendo a manfredonia è nostra. adesso in santa pace teniamoceli per altri 5 anni.

    gino 27/11/2015 16:09 Rispondi

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