“Voglio sperare che si tratti di un errore di ‘assestamento’ di chi si è insediato da poco nell’istituzione più importante della Puglia e si trova a dover fare i conti con una maggioranza eterogenea che lo supporta a singhiozzo. Diversamente, non potendosi trattare di una mera boutade, il dibattito nel centrosinistra su come limitare il voto segreto nell’Aula consiliare ha l’odore di qualcosa andato a male”. Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale, Giandiego Gatta.
“Il voto segreto – prosegue – è un pilastro della libertà di coscienza che nessun politico, uomo delle istituzioni o partito può modificare. Se Emiliano ha difficoltà ad interpretare il volere della maggioranza che lo sostiene, è un problema di ordine squisitamente politico che non può influenzare il quadro delle prerogative consiliari”.
“Ci auguriamo – conclude Gatta – che questo incidente pericolosissimo sia dovuto ad una svista del momento. Nessuno può comprimere la democrazia a colpi di modifiche su misura alle proprie necessità”.