Giovedì 21 Novembre 2024

Valorizzare la nostra storia per costruire il nostro futuro

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Manfredonia si veste a festa” con queste parole S.E. Mons. Michele Castoro, pochi giorni fa, ha elogiato l’impegno della nostra amministrazione a valorizzare i beni culturali di cui il territorio della nostra città è ricco. Ed è grazie ai finanziamenti del Poin – Programma Operativo Interregionale “Attrattori culturali, naturali e turismo” (FESR – Fondi Europei 2007/2013) che si sono potuti eseguire gli interventi di recupero e restauro di tre luoghi di grandissimo interesse storico e culturale, come gli Ipogei cristiani in località Capparelli, il fossato del Castello Svevo Angioino e le Fabbriche dell’Ex Convento di San Francesco.

Fino a pochi anni fa questi tre siti erano in completo abbandono; gli ipogei erano utilizzati come stalla, le Fabbriche dell’ex Convento di San Francesco ospitavano la bottega di un falegname, il fossato del castello si era ridotto ad una selva, e all’occorrenza fungeva da ricovero per zingari o extra comunitari.

Gli interventi Poin hanno permesso di bonificare la zona interna e circostante gli Ipogei Capparelli, permettendo di realizzare dei percorsi di visita interni ed esterni, accessibili anche a persone diversamente abili; inoltre si è provveduto al consolidamento strutturale degli ipogei e al potenziamento dell’impianto elettrico e di illuminazione esterna. I lavori sono stati eseguiti dall’Impresa Garibaldi srl di Bari, per un importo netto di € 784.373,78, oltre a € 36.564,30 per oneri relativi alla sicurezza, e € 45.078,80 per la progettazione esecutiva. I lavori sono stati diretti dall’arch. Giorgio Buccarella e dall’arch. Antonello D’Ardes.

Per quanto riguarda il recupero e la valorizzazione del fossato del Castello, si è intervenuti al fine di consolidare il muro di contenimento, risistemare la sovrastante ringhiera con le caratteristiche colonnine in pietra massello, e riqualificare l’intero fossato realizzando un percorso pedonale in lastre in pietra calcarea, con particolare attenzione all’eliminazione delle barriere architettoniche. Il fossato sarà destinato ad una varietà di usi, soprattutto turistici e culturali. I lavori e la progettazione esecutiva sono stati affidati all’A.T.I. Dicorato Giuseppe – Tecnocalor S.r.l. di Barletta, per l’importo netto di € 457.627,50, oltre a € 22.000,00 per oneri per la sicurezza, e € 21.392,56 netti per progettazione esecutiva.

La Fabbrica dell’ex Convento di San Francesco, trovandosi in una zona centrale della città, è forse il luogo che prima di tutti aveva necessità di essere recuperato e valorizzato. Edificato con la chiesa attigua nel 1348 dall’Arcivescovo Pietro, per la costruzione del quale pare sia stato impiegato il materiale del convento di San Francesco di Siponto, distrutto totalmente dal terremoto del 1223, questa antica struttura per tanti anni è rimasta in uno stato di completo abbandono, al punto da rischiare il crollo. Con i lavori realizzati si è provveduto alla ristrutturazione e al consolidamento statico-strutturale del fabbricato e, considerando i vincoli storico artistici, sono stati adottati sistemi il meno possibile invasivi. Sono state eliminate le barriere architettoniche, sistemati gli impianti tecnologici e le opere di finitura, intonaci e pitturazioni, e infine si è pensato all’arredamento. Per il momento sarà utilizzato per ospitare attività culturali; al suo completamento invece darà degna dimora all’Archivio Storico. L’arch. Luigi Telera di Manfredonia ha realizzato la progettazione preliminare-definitiva-esecutiva nel lontano 2003, progetto che adesso è stato realizzato con le migliorie apportare nell’offerta tecnica dall’impresa, la quale ha recepito le ulteriori prescrizioni della soprintendenza. I lavori sono stati aggiudicati all’Impresa Garibaldi s.r.l. per l’importo netto di € 551.082,87, oltre a € 15.055,00 per oneri per la sicurezza.

Adesso questi “gioielli” della città riportati all’antico splendore, puliti, restaurati e valorizzati come meritavano, hanno bisogno che noi cittadini li proteggiamo e difendiamo e, soprattutto, che insegniamo ai nostri figli a considerarli un’eredità di grande valore da trasmettere alle future generazioni.

Mariantonietta Di Sabato

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  • Ritengo dovere fare due precisazioni sull’articolo: la prima riguarda le progettazioni eseguite dall’arch. L. Telera a partire dal 2003, e in questo lotto esecutivo ad esclusione degli arredi (come letto sul vostro periodico); l’altra, osservo che sia venuta meno la citazione dell’U.T.C. di cui il sottoscritto, in qualità anche di Responsabile del procedimento, ha coordinato con le dirigenze dell’ing. Giovanni Spagnuolo e di recente dell’ing. Giuseppe Di Tullo, con abnegazione e spesso al di là degli impegni di orario d’ufficio e perchè no anche in giorni festivi, per portare in porto progetti e finanziamenti per la città, il turismo, la cultura del nostro territorio.

    arch. Francesco Sammarco

    Francesco Sammarco 21/11/2015 21:02 Rispondi

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