Al massimo entro febbraio 2016, la Puglia sarà dotata di un patrimonio di informazioni essenziale per valorizzare appieno la rete dell’antica transumanza passata a costituire il Parco regionale dei Tratturi. Il percorso è stato illustrato stamattina, a Foggia, con la sottoscrizione della convenzione che coinvolge anche la locale l’Università degli Studi nel lavoro scientifico su cui si basa il Quadro di Assetto dei Tratturi.
“Il grande fermento di idee e iniziative legate all’identità territoriale pugliese ha assoluto bisogno che il Parco dei Tratturi prenda corpo come asset fondamentale per la qualità del paesaggio e della sua valorizzazione attiva”, ha osservato l’assessore al Bilancio della Regione Puglia, Raffaele Piemontese, a margine della firma della convenzione con il rettore dell’Università di Foggia, Maurizio Ricci.
I Dipartimenti di Studi Umanistici e di Scienze Agrarie dell’ateneo foggiano si occuperanno in particolare degli aspetti antropologici e agronomici connessi al fenomeno della transumanza. Lo studio mira a reinterpretare la rete viaria tratturale come patrimonio culturale, “mappandone” i valori, le ritualità e le pratiche condivise che si sono sedimentate sulla spinta dei flussi secolari di persone, gruppi, animali, gruppi, idee e beni.
“Abbiamo coinvolto l’Università a cui si devono le elaborazioni che più hanno inciso in strumenti come il Piano paesaggistico regionale da qualche mese vigente – ha proseguito Piemontese – anche perché dobbiamo accelerare un percorso che deve uscire dagli studi accademici e materializzare bellezza e opportunità concrete per i cittadini e per chi fa impresa turistica e culturale in Puglia “.
La Regione riconoscerà 20 mila euro al Dipartimento di Studi Umanistici di UniFg, che dovrà concludere il lavoro di ricerca entro tre mesi in coordinamento generale con il Servizio regionale Demanio e Patrimonio e in particolare con il Politecnico di Bari.