“L’azione meritoria della Procura di Torino dimostra quanto sia attuale il tema della frode commerciale nel settore olivicolo e quanto sia necessario applicare rigorosamente la legge ‘salva olio'”. Lo afferma l’on. Colomba Mongiello, vice presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della contraffazione, commentando la notizia dell’inchiesta portata avanti dal procuratore Guariniello sulla vendita di olio spacciato per extravergine d’oliva.
“La qualità è il parametro che giustifica il maggior prezzo richiesto al consumatore, italiano ed estero, che non ha ragione d’essere applicato al più semplice olio d’oliva – continua Mongiello – In casi del genere, il comportamento fraudolento è del tutto evidente e la ‘salva olio’ fornisce alla magistratura e alle Forze dell’Ordine gli strumenti tecnici e normativi per intervenire a difesa di una delle produzioni più identitarie dell’agroalimentare italiano.
Piuttosto, si pone il tema di come rendere queste stesse norme più ampiamente applicabili alla svariata casistica fraudolenta che emerge dalle inchieste condotte in mezza Italia. Su questo argomento la Commissione d’inchiesta ha lavorato e si appresta a porre all’attenzione del Parlamento l’esito delle audizioni ed i suggerimenti che ne sono emersi.
Bisogna mantenere sempre molto alta la guardia – conclude Colomba Mongiello – per scongiurare ulteriori danni ad una filiera già colpita dalle calamità naturali e dalle emergenze fitopatologiche”.