“Oggi ho firmato la delibera che realizza il Red, il reddito di dignita’, una speranza, un segno di lotta contro la poverta’, nel segno di cio’ che Papa Francesco ha chiesto alla politica, occuparsi della dignita’ delle persone”. Lo ha annunciato Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia, a margine di un convegno della Cgil con Susanna Camusso.
Si tratta di un contributo sino a 600 euro al mese, per massimo un anno, a disposizione di 60 mila pugliesi finiti sotto la soglia di poverta’, in cambio di percorsi di formazione e lavori socialmente utili, come ha spiegato Emiliano.
“Un modo -ha detto il presidente della Regione Puglia- di essere di sinistra in modo moderno considerando la difficolta’ delle famiglie senza mantenere in piedi situazioni di privilegio. Ne beneficieranno circa 60mila pugliesi con un limite massimo di 600 euro a famiglia per un anno. Un modo non per sbarcare il lunario e sistemarsi per sempre, come qualcuno immagina, ma un modo per far superare la soglia di poverta’ a famiglie in difficolta’ e reinserire nel mondo del lavoro attraverso formazione, prestazioni sociali che ciascun sottoposto al programma dovra’ rendere, dalla pulizia di giardini e scuole in cambio della solidarieta’ da parte della comunita’ che gli dara’ una mano”.
Dovrebbero leggere la storia di Manfredonia!!!!
La rovina è incominciata quando è venuta la Cassa Integrazione con il famoso decreto “Taranto”. I genitori pagavano i contributi ad una ditta edile che assumeva solo sulla carta i giovani e poi, dopo sei o otto mesi, li licenziava e questi entravano nella Cassa Integrazione.
Mi ricordo che all’epoca ebbi l’incarico di selezionare giovani periti industriali che, per prima cosa, mi chiedevano: quanto ci pagano?? Sentivano il minimo contrattuale, poco meno di un milione, e dicevano: non mi conviene, con un milione devo lavorare e poi mangiare e dormire, qui mi danno 800 mila lire senza far niente e me li metto in banca perché mangio e dormo con i miei genitori.
E intorno arrivarono tutte le banche a raccogliere. Tra parentesi, un piccolo particolare: tutte le banche, per ristrutturare le nuove sedi erano costrette a rivolgersi a ditte di fuori che, a loro volta, impiegavano dipendenti di fuori. Cosa c’è di strano? Che Manfredonia aveva migliaia di disoccupati e a lavorarci venivano da fuori!!!!!!
fino a ieri ridevano che lo proponeva il m5s. adesso hanno cambiato nome adesso si può. vattin a berrrr
basta con questi abboccamenti vogliamo il lavoro per i nostri figli…
A BISTECCONE!VOGLIAMO IL LAVORO NO I SOLDI!!!
…IL LAVORO DURATURO E NON IL CONTENTINO ,SERBATOI DI VOTI PER IL FUTURO!