Giovedì 21 Novembre 2024

Con il lavoro si mangia – Cooking show solidale alla Sangalli Vetro Manfredonia

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Lo scorso 3 novembre, davanti ai cancelli della Sangalli Vetro Manfredonia, le telecamere di Ballarò, il talk show condotto da Massimo Giannini in onda su Rai 3, hanno messo in luce lo stato in cui versano i dipendenti dell’azienda del vetro di Manfredonia. Una realtà aziendale nata con importanti prospettive di sviluppo, insediatasi in casa nostra grazie allo straordinario sostegno economico generato dal contratto d’area, causa del vero disastro industriale dell’azienda veneta e di quanti ci lavoravano. “Con il lavoro si mangia”, questo lo slogan della serata organizzata dall’esuberante chef di Monte Sant’Angelo, Gegè Mangàno: “Il mondo mediatico è fatto di cucina, quindi ho pensato di coinvolgere alcuni amici Chef mettendoci a disposizione dei lavoratori della Manfredonia Vetro, pensando di poter creare un evento mediatico invitando anche la nota trasmissione Rai Ballarò”. Con il contributo di molti la serata ha sortito il suo effetto contando circa un migliaio di persone intervenute all’evento.

Sangalli Manfredonia Vetro

I prodotti del menù sono stati offerti da aziende rigorosamente del territorio per manifestare la loro vicinanza a questa triste vicenda. Gli chef hanno messo in campo la loro arte, e chi ha degustato le pietanze preparate con cura per l’occasione ha contribuito con soli 5 euro. 10 mila euro la somma raccolta a fine serata, che sarà devoluta ai dipendenti di quest’azienda i quali, seppur sfiduciati, continuano a tener duro perché la Sangalli Vetro Manfredonia è nata per dare lavoro e non per generare speculazione industriale. Era quasi tutto prevedibile. Se un’azienda costruisce la sua struttura quasi a costo zero, beneficiando di ulteriori sgravi fiscali solo perché si è insediata in un’area da reindustrializzare è ovvio che finiti i benefici diventa più difficile pagare le bollette e i mutui. L’effetto devastante di un contratto d’area nato senza una progettazione chiara, che nell’area ex Enichem così come nell’area Pip (sulla strada per Foggia) ha generato un’altissima mortalità aziendale. E che non si parli “solo” di crisi. Crediamo che la verità stia nel fatto che ha fallito la politica, causa principe del mal funzionamento del sistema Italia che non va. Il nostro è un paese pieno di contraddizioni. Siamo governati da uno Stato che sostiene tanto ma allo stesso tempo aggredisce gli imprenditori che nella loro vita quotidiana devono difendersi prioritariamente dalla burocrazia, dalla crisi, dal mercato globalizzato, dalle ingerenze politiche, dalla malavita e dai tanti imprevisti di percorso. Scarsissima la presenza di politici all’evento. Presente Giandiego Gatta, sempre attento alle problematiche del nostro Territorio. “Sono qui in duplice veste, – ha affermato – da cittadino garganico per stare vicino alla mia gente e da Vice Presidente del Consiglio Regionale, perché la Regione non può esimersi dall’essere parte attiva in tutte le dinamiche che devono vedere al centro della propria attenzione una ripresa produttiva di questa fabbrica, non si possono lasciare a terra oltre duecentocinquanta lavoratori, e non si può dimenticare che quella che si sta consumando a Manfredonia è una tragedia umana e sociale. Chiudere la Sangalli e lasciare queste famiglie sul lastrico significa consumare l’ennesimo delitto, che mi auguro non resti impunito, ai danni di una città che ha già tanto sofferto in termini di desertificazione, dopo una vana impresa di industrializzazione di un’area che forse avrebbe meritato di essere più considerata e che avrebbe avuto ben altre vocazioni rispetto a quelle di una industrializzazione sciagurata”. Un evento riuscito, ma quei saporiti piatti, per i dipendenti della Sangalli Vetro Manfredonia avevano un sapore amaro perché “senza lavoro non si mangia”.

Francesca Finizio

Articolo presente in:
News
  • Il dramma vero e’che comunque quelli che hanno conbinato questo disastro, che sono i politici di manfredonia sono stati eletti dinuovo,sono politici incapace di gestire una citta’come manfredonia,al massimo possono gestire il borgo di macchia,senza offesa per macchia,e un comune a condizione famigliare,incarichi a l’amico dell’amico e parenti,

    pensionato 08/11/2015 21:21 Rispondi

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