“Assistenza socio-sanitaria domiciliare ai malati oncologici, completamente gratuita, svolta dalla Onlus Ant? La Puglia ha chiuso i rubinetti e non eroga più il contributo, con grave pregiudizio sia per i malati e le loro famiglie, sia per le casse regionali”. Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale, Giandiego Gatta, che ha depositato un’interrogazione consiliare diretta al presidente Michele Emiliano, in qualità di assessore regionale alla Sanità.
“Dal 2005 al 2013 – prosegue – l’Ant ha usufruito di un contributo di 300 mila euro l’anno, assieme a quello erogato da tutte le Asl pugliesi sulla base di convenzioni con la fondazione che opera dal 1978. Dal 2014, però, il contributo regionale è stato sospeso, privando i pazienti oncologici di un’assistenza preziosissima e caricando sulla Regione costi notevolmente più elevati. Infatti, per ogni singola giornata di assistenza domiciliare il costo sostenuto dalla Ant non supera i 30 euro, mentre una giornata di ospedalizzazione presso una struttura pubblica richiede risorse molto più ingenti. Dunque, si tratta di un’attività di straordinaria rilevanza per la cura delle persone e per questo chiedo ad Emiliano quale sia il motivo sotteso alla sospensione dell’erogazione del contributo regionale e se la Regione abbia destinato le risorse ad altre organizzazioni. Soprattutto – conclude Gatta – chiedo al presidente se condivida la necessità di fare dietrofront e prevedere, nella prossima legge di bilancio, la riallocazione delle risorse economiche indispensabili per fornire l’assistenza socio-sanitaria domiciliare”.