“Il Masterplan per il Sud può essere decisivo per far ripartire il Mezzogiorno. Con questo piano programmatico di investimenti, mai realizzato in passato, il governo rilancia le enormi potenzialità di crescita del territorio. I 95 miliardi di euro previsti fino al 2023 sono fondamentali per il tessuto sociale, economico e produttivo del Meridione, che torna finalmente ad essere valorizzato. Nel 2016 saranno sbloccati 7 miliardi di euro per le politiche di sviluppo in favore del Sud: auspico che Regioni e Città metropolitane si concentrino prioritariamente sulla realizzazione di grandi infrastrutture. Ritengo infatti che gli interventi per connettere il Mezzogiorno al resto del Paese, all’Europa e ai mercati internazionali siano il motore trainante della crescita. Per questo è significativa la particolare attenzione, riservata dal Masterplan, al Piano banda Ultralarga e all’Alta velocità sugli assi Adriatico e Tirrenico e sulla Napoli-Bari-Taranto”. Lo dichiara, in una nota, il presidente della Commissione per le Politiche Ue della Camera, Michele Bordo, del Pd.
“È estremamente positiva poi – aggiunge Bordo – anche la scelta di attivare in sede Ue la clausola investimenti, che consente di creare uno spazio di bilancio per utilizzare le risorse destinate agli interventi del Piano Juncker. Un’inversione di tendenza che abbiamo tracciato anche in Parlamento a livello di politiche comunitarie”.
“Ora, però, non possono più essere tollerati errori e ritardi nella programmazione dei fondi. Per questo mi auguro che venga resa operativa quanto prima l’Agenzia per la Coesione territoriale, sulla quale tra l’altro ho scommesso molto in questi anni. A tal proposito, mi fa ben sperare il fatto che, due settimane fa, la Corte dei Conti abbia finalmente registrato i regolamenti relativi all’organizzazione di questa struttura che, per quanto mi riguarda, è assolutamente indispensabile. E’ vero infatti, come sostiene il governo, che non sono i fondi a mancare quanto una capacità di programmazione e spesa di queste risorse. I ritardi accumulati nel ciclo 2007-2013 dei fondi Ue, che potrebbero costarci 6 miliardi di euro (secondo i dati elaborati da Openpolis per non perdere i finanziamenti dovremmo spendere 75 mila euro al minuto da qui al 31 dicembre 2015) rischiano di replicarsi e di ingigantirsi nella programmazione in corso. Come sottolineato più volte anche dalla presidente della Camera Laura Boldrini, ritengo che la piena operatività dell’Agenzia possa contribuire a evitare sprechi e porre rimedio ai problemi del passato” sottolinea Bordo.
“Accanto a quanto di significativo ed importante già contenuto nel Masterplan e nella legge di stabilità, bisognerebbe prevedere per il Mezzogiorno, come proposto oggi anche da ‘Rifare l’Italia’, alcune misure per rendere più conveniente il lavoro stabile, potenziare gli interventi dei privati, spendere le risorse liberate dalla clausola europea degli investimenti, favorire una mission specifica per il Fondo Strategico Italiano e il Fondo Italiano per gli investimenti. Si creerebbero così le condizioni per accorciare il divario Nord-Sud e dare impulso alla ripresa del Paese, già in atto grazie soprattutto all’azione del governo Renzi” conclude Bordo.
a imparare il mestiere dal prossimo Premier
Caro Onorevole,
come sempre preciso e circoinciso.
Oggi sono molto delusa:(
Ero al working della Sangalli,avevo già il ticket per lei e invece non si è
presentato. Immagini il morale mio e di quei poveri lavoratori.
Debbo ripensare alle mie considerazioni positive sul suo operato. Debbo dar purtroppo ragione a mio marito che dice che pensate solo alla vostra panza e
nulla vi importa degli altri, ci riempite di chiacchiere e poi vi grogiolate nelle vostre ricchezze a cui noi tutti contribuiamo.
Oggi niente cordialità, mi è crollato il mondo addosso.
Poveri noi comuni mortali….
Buonasera/buongiorno.
I tanti “miliardi” regionali quando diventeranno degli “effettivi” aiuti a sostegno di un impegno “pubblico “?
Meglio dare qualche somma inferiore ma autentica…
esempio, invece di €25 000,00 a fondo perduto e €25 000,00 con forma di prestito (un progetto regionale)…non sarebbe più salutare un “sostegno” economico di € 20 000,00 , facendo in modo che “l’ azienda” sia per “generazioni”?
Grazie per l’ attenzione,
ricordo la fede in Gesù Cristo figlio di Dio ed in Dio…
Domenico Pio La Forgia.