Prestazione strepitosa del Foggia, davanti ad un pubblico straordinario (quasi 12.000 paganti, nuovo record stagionale di presenze e di incasso), che con una condotta di gara tutta cuore e grinta, schianta la (ormai ex) capolista Messina, giunta allo Zaccheria con le credenziali di squadra dalla difesa impenetrabile (soltanto tre gol subiti in 8 giornate), ma che si scioglieva come neve al sole dopo solo due minuti di gioco, al primo affondo micidiale del Foggia.
Infatti, dopo appena due giri di lancette di orologio, Sarno si involava sulla destra, si liberava con una finta di un avversario e porgeva sul vertice destro a Coletti, che di prima tagliava l’area di rigore con un rasoterra filtrante su cui si avventava bomber Iemmello, che, sbucava come un falco dinanzi a Berardi e lo trafiggeva nell’angolo basso sinistro.
Il Messina accusava il colpo, ma al 10’, in una ripartenza improvvisa, Fortino porgeva un assist per Vagenin, che si presentava in area davanti a Narciso, il quale con una strepitosa doppia parata gli chiudeva lo specchio della porta.
De Zerbi, come lasciato intendere in settimana, e poi ammesso dallo stesso tecnico in sala stampa, al pari di Iemmello, schierava un inedito quanto camuffato 4-4-2, con Sarno e Floriano esterni bassi di centrocampo e Sainz Maza e Iemmello terminali centrali d’attacco.
Dal primo minuto il sacrificato era Gerbo, il quale poi, mandato a scaldarsi già sul finire della prima frazione di gioco e subentrato a Sainz Maza al 5’ st, diventerà decisivo nella ripresa, cambiando passo e ritmo all’azione di attacco del Foggia, che col passare dei minuti diventava sempre più avvolgente ed incisiva.
Era lo stesso Gerbo, infatti, a chiudere la contesa con un gol di pregevole fattura al 22′ st, quando servito in area da Coletti, di spalle alla porta e con l’avversario che lo pressava da tergo, inventava un pallonetto-rovesciata che si andava ad insaccare nell’angolo alto alla destra del portiere peloritano, per il due a zero che chiudeva definitivamente i conti.
Gli ultimi minuti di pura accademia rossonera, vedevano un Messina ormai rassegnato che non riusciva mai a pungere nelle sue rare sortite offensive, ed un Foggia che, tra gli olè del pubblico in delirio, amministrava sino al 94’ la sua meritata vittoria.
Il Foggia vince dunque la sua quarta partita consecutiva, con 11 gol fatti e nessuno subito.
Narciso mantiene la porta inviolata da 368’ minuti; l’ultimo ed unico gol subito dal Foggia nelle ultime sei gare è stato quello del materano Kurtisi.
16 punti su 18 disponibili sono un ruolino di marcia da rullo compressore, per un Foggia che proprio ora non vuole fermarsi più!
Un’ultima nota sul pubblico: si è tornati ad ammirare uno Zaccheria pieno come ai vecchi tempi, con ben 2.500 spettatori paganti in più rispetto a soli sette giorni fa contro l’Andria, a dimostrazione che il Foggia di De Zerbi ha riacceso i cuori e la fame di grande calcio dei suoi impagabili tifosi.
TABELLINO
FOGGIA (4-4-2, poi 4-3-3): Narciso, Angelo, Di Chiara (dal 28’ st Agostinone), Agnelli, Loiacono, Gigliotti, Sainz Maza (dal 5’ st Gerbo), Coletti, Iemmello, Sarno, Floriano (dal 39’ st De Giosa)
All. De Zerbi
MESSINA (4-3-3): Berardi, Palumbo, De Vito, Baccolo, Martinelli, Burzigotti, Fornito (dal 23’ st Zanini), Giorgione (dal 27’ st Biondo), Salvemini, Barraco, Vagenin (dal 12’ st Dioco) –
All. Di Napoli
Arbitro: PEROTTI Pierantonio della sez. di Legnano
Reti: Iemmello (2’ pt) – Gerbo (21’ st)
Note: serata fredda, manto erboso in perfette condizioni.
Spettatori paganti 11.850 (di cui 2.600 abbonati e circa 100 tifosi ospiti) – incasso totale € 110.000 (dati comunicati dalla Società).
Ammoniti: Martinelli (ME) ed Angelo (FG).
Angoli: 6-4 per il Messina.
Recupero: 1’+ 4’
Vittorio Santulli