“Nessuna pregiudiziale, nessuna ostilità, anzi, il massimo impegno a lottare contro tutte le discriminazioni che nell’ambito della sfera sessuale, siamo costretti a verificare” è quanto affermato oggi in Consiglio Regionale dal Presidente dei Popolari, Napoleone Cera.
“Il voto contrario dei popolari all’adesione Re.a.dy nasce dalla consapevolezza che una Regione non può essere obbligata ad aderire ad una organizzazione privata, impegnata su opzioni culturali di promozione dell’omosessualità e transessualità come si evince dalla carta Re.a.dy” afferma Cera.
“Si realizza così un intervento a sostegno di posizioni ideologiche e non di interventi mirati riconosciuti dall’art. 3 della Costituzione – conclude Cera – il fatto che il PD e la Giunta non abbiano accolto il nostro emendamento che si muoveva “nei limiti ed in coerenza con le disposizioni amministrative stabilite dallo stato, con particolare attenzione ai luoghi nei quali si realizza la formazione e l’educazione dei giovani” non fa altro che lasciarci l’amaro in bocca, rimanendo così il dubbio sull’intento dell’adesione”.