Si è tenuto ieri, lunedì 26 ottobre, il Convegno conclusivo “Il Life è natura”presso il Centro Visite del Parco Nazionale del Gargano, ubicato all’interno dell’Oasi Lago Salso. Moderatore del Convegno, Saverio Serlenga
Il Progetto Life + Natura e Biodiversità, ha ottenuto il maggiore finanziamento arrivato in Puglia e i suoi obiettivi sono stati pienamente raggiunti, come hanno affermato tutti i relatori presenti; infatti, il miglioramento ambientale dell’Oasi Lago Salso ha aumentato il numero di coppie nidificanti con il successo riproduttivo di tre specie prioritarie di uccelli come la Moretta Tabaccata, il Tarabuso, il Marangone minore e il rarissimo Chiurlottello.
Il prof. Massimo Monteleone, referente per il dipartimento Progetto Life, ha spiegato il ruolo dell’Università in questo progetto, definendolo come ruolo a carattere propedeutico; hanno verificato la profondità in diversi punti del bacino dell’altezza dell’acqua, al fine di meglio programmare e progettare gli interventi successivi, Un’altra attività che è durata circa due anni è stata quella di monitoraggio delle acque: depurando le acque in ingresso.
Vincenzo Rizzi, componente Centro Studi Naturalistici di Capitanata, ha posto l’accento sulla validità del progetto, affermando che questo ha permesso di realizzare gli habitat importanti per la sosta dell’avifauna, asserendo che da questo punto di vista il progetto ha avuto pieno successo tant’è che l’area del Lago Salso è tra le zone a maggior biodiversità della Regione Puglia, una cosa di grande rilievo perché difficilmente si è potuto assistere in Italia a un incremento così elevato di biodiversità.
I rappresentanti del Gal Daunofantino, nella persona del Direttore Paolo Valente e il presidente Michele D’Errico erano presenti, in qualità di Partner beneficiari. D’Errico ha auspicato, per una maggiore fruibilità dell’Oasi, un interlocutore unico.
Dunque la natura è life nella vasta area (1040 ettari) dell’Oasi Lago Salso, una delle zone umide più importanti dell’Italia meridionale.:.Nell’Oasi si alternano canneti e specchi d’acqua che accolgono, sia nei mesi invernali, sia in quelli estivi, moltissime specie di uccelli.
Anche noi auspichiamo che con la “nuova gestione” del Parco Nazionale del Gargano, l’Oasi possa diventare il fiore all’occhiello del nostro Territorio, attirando così numerosi turisti, che sicuramente non sdegneranno di visitare anche “Manfredonia e dintorni”.
Francesca Finizio
