“Se un nosocomio è l’unico riferimento ospedaliero in una zona vasta e popolosa, può rientrare nella lista di strutture da chiudere ad occhi chiusi, come annunciato dal presidente Emiliano, o rientra, ragionevolmente, nelle realtà da conservare e sostenere? È per avere lumi sul presidio ospedaliero di Manfredonia che ho depositato un’interrogazione consiliare diretta al governatore ed assessore alla Sanità, Michele Emiliano”. Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale, Giandiego Gatta.
“Non vorrei, infatti – aggiunge – che, alla luce delle dichiarazioni di Emiliano delle scorse settimane, anche la struttura di Manfredonia sia proiettata verso una morte lenta e silenziosa. Sarebbe inopportuno e ingiusto per una popolazione che supera le centomila unità, ove si consideri che il presidio manfredoniano serve anche le popolazioni di Zapponeta, Monte S.Angelo, Mattinata e Vieste. Tuttavia, i dubbi ci sono: non a caso, nell’ospedale in questione è in atto un depauperamento progressivo delle risorse umane, tecnologiche e finanziarie che hanno determinato la cancellazione di varie unità di eccellenza, faticosamente create. A ciò si aggiunge una persistente carenza di personale sanitario che ha pregiudicato il funzionamento di vari reparti, a cui si può rispondere solo e soltanto con una deroga della Giunta regionale alla legge 12/2010, che consenta il riavvio dei concorsi già banditi e non ancora espletati e la sostituzione del personale che è venuto meno. Sono questi gli step da percorrere, se l’intento è quello di riorganizzare il sistema ospedaliero e non di attuare un’operazione ‘ghigliottina’ senza guardare alle situazioni specifiche dei territori”.
“Ci sono, in Puglia, sicuramente strutture che possono subire una chiusura senza intaccare il diritto all’assistenza sanitaria ai cittadini. Ma – conclude Gatta – poiché l’ospedale di Manfredonia è essenziale per garantire il servizio a decine di migliaia di pugliesi della Capitanata, mi auguro che la Giunta non intenda in alcun modo compiere un errore politico e amministrativo tanto grossolano”.
In un paese dove non è più possibile neanche nascere, di quale sanità stiamo parlando? Il Giandiego Gatta di turno, ( politico di lungo corso ) dove era quando hanno cominciato a ridurre i vari reparti?
Buonasera/buongiorno.
Più che la “quantità” sarebbe opportuna “la qualità”…sicuramente un buon pronto soccorso e conseguente collegamento di reparti essenziali non dovrebbe mancare in nessuna città o paesino..”mente sana in un corpo sano”…se si può evitare l’ ospedale è meglio…
ricordiamo un pò di più le volontà positive dei genitori, un “tocco di fede” e…che sia fatta la volontà di Dio…
Grazie per l’ attenzione…
Domenico Pio La Forgia.
grazie politici avete declassato un ospedale di una città con più di 60 mila abitanti senza contare i paesi del gargano che venivano qui..complimenti lo avete trasformato in un poliambulatorio e geriatria!
Se qualcuno ha visto Paolo Campo alla Regione faccia un fischio.
E’ scomparso il giorno dopo l’elezione