Il prezzo del grano diminuisce, quello del grano da seme, invece, è probabilmente destinato ad aumentare. Una dinamica, questa, che Agrinsieme Foggia (il coordinamento che mette insieme CIA-Confederazione Italiana Agricoltori, Confagricoltura, Alleanza delle Cooperative del settore agroalimentare e Copagri) sta monitorando con attenzione e con più di un motivo di preoccupazione. “Siamo preoccupati ed esprimiamo tutta la nostra contrarietà rispetto a quanto sta accadendo”, ha dichiarato Michele Ferrandino, coordinatore di Agrinsieme per la Capitanata. “Il prezzo del grano sta diminuendo considerevolmente, soprattutto a causa della importazione di prodotto dall’estero. Nello stesso momento, però, è molto probabile che nei prossimi giorni aumenti in modo rilevante il prezzo del grano da seme, questo a causa di manovre non del tutto chiare da parte di chi vorrebbe imporre il proprio indirizzo al mercato”, ha aggiunto Ferrandino.
L’aumento del prezzo del grano da seme, naturalmente, non è una buona notizia per le aziende agricole di Capitanata, già strette nella morsa di un’annata complessivamente difficile e tribolata. E’ questo il motivo per il quale le organizzazioni degli agricoltori esprimono la loro preoccupazione e intendono vigilare sulle azioni intraprese da chi, anche a discapito delle aziende agricole, sta determinando e potrebbe determinare anche in futuro dei prezzi che, di fatto, mettono in serie difficoltà le nostre imprese del settore primario. “Ai nostri associati – ha dichiarato Michele Ferrandino – consigliamo di non acquistare quelle varietà di grano da seme il cui prezzo dovesse registrare sensibili aumenti”, ha concluso il coordinatore di Agrinsieme per la Capitanata.