“Mi chiamo Luigi Olivieri, ho 42 anni e vengo da Manfredonia”. Inizia così la performance televisiva del nostro concittadino che il 3 ottobre scorso, nello show del sabato sera di Mediaset, ha portato in scena una delle menti più creative e dinamiche di tutti i tempi: Leonardo Da Vinci.
“Sono cresciuto a panem et circenses nella bottega artigianale di mio padre dove, fin da piccolo, aleggiava lo spirito creativo di Leonardo. Il suo genio, le sue sperimentazioni e le sue macchine rivoluzionarie (prime fra tutte, le macchine volanti) mi hanno da sempre affascinato”. Docente d’Informatica, riesce a fare della sua professione un’arte che ruota intorno al concetto di “Educare Divertendo”, una strategia didattica che stimola la curiosità e l’immaginazione degli allievi, i quali vivono l’aula come fosse un laboratorio, un’officina aperta alla sperimentazione.
“Sono qui, pronto a mettermi in gioco col mio numero dal titolo PedAlando tra genio e ingegno, che è un’interpretazione del desiderio di Leonardo di andare oltre i limiti della conoscenza con le ali della mente, armonizzando pensiero e azione, teoria e pratica”.
Sulle note della Primavera di Vivaldi, l’esibizione si conclude con la frase “Dal finito cerchio all’infinito cerco”, accompagnata dall’immagine dell’Uomo Vitruviano, che riassume simbolicamente e letteralmente l’intera performance. Luigi ha ideato e realizzato con passione questo progetto, curando nei dettagli la scenografia (la bicicletta, le ali, la ruota estrema, gli ingranaggi), i costumi, il video proiettato sullo sfondo. “Nulla è stato lasciato al caso – evidenzia l’artista – grazie anche alla collaborazione e alla professionalità di cari amici, ai quali va la mia gratitudine: Francesco Granatiero, Luisella Sciarabba, Antonio Prato, Grazia Muscatiello, Antonio Caratù, Bruno Mondelli e Padre Mario Villani della biblioteca di San Matteo, oltre, ovviamente ai miei genitori”. L’instancabile Luigi Olivieri sta già andando oltre e guarda al suo prossimo progetto con l’entusiasmo che lo contraddistingue (come del resto ha evidenziato Maria De Filippi), per un’altra avventura che sicuramente riuscirà a riconoscergli quel meritato: Tù sì que vales!
Antonio Marinaro