Vince il Primo premio GIUSEPPE LA TORRE con la lirica CUSS JEJE ‘U PAJÈSE MIJE; seguono M. Carmela Totaro con NATU JURNE e PIETRO SALCUNI con LU PAJÈSE MIJE. Mentre si classificano al IV, al V e al VI posto ex aequo : PASQUALE TROIANO con L’ULEME DE SAMMECHELE E QUEDD CHE CE RUMESE, Malerba Vincenzo con U CAFONE e TROMBETTA GIUSEPPE con AH, LU PAJÈSE ADDÓVE SONGÖ NATÖ!
Mentre ai primi tre è stato consegnato il premio in denaro, agli altri classificati, ex aequo, è stato assegnato un buono-pranzo per due presso il ristorante VILLA REGINA DEL MONTE di Giuseppe Ciociola.
Il meeting è stato introdotto da Michele Campanile, che ha richiamato le radici della poesia dialettale garganica: BORAZIO, FIORENTINO,DE CRISTOFARO, DELLI SANTI, PINTO,GRANATIERO, SERRICCHIO, GUERRA e RIGNANESE. Non solo, ma sul piano della memoria, non è stato ignorato il nome di GIAN TOMMASO GIORDANI – poeta, politico e liberale dell’ ‘800 di M.S.A. –, che all’epoca era definito “l’Omero garganico”.
Una tradizione meritevole di essere disseppellita per indicarla ai giovani come una leva formidabile di educazione e formazione.
Hanno fatto seguito gli interventi del Presidente del circolo “LE NUVOLE” Rosario Accarrino, che, dopo aver rivolto i ringraziamenti a tutta l’organizzazione del Concorso, ha espresso l’ammirazione per l’iniziativa e per tutti i poeti neodialettali partecipi dell’agone letterario. Così anche il v. Presidente del circolo Matteo Prencipe, intensamente impegnato all’interno dell’organizzazione: ha citato tutte le ditte degli sponsor, ringraziandole per aver consentito la messa in opera del meeting. Ha rivolto, inoltre, un caloroso saluto ai Commissari che gestiscono il Comune, mostrando gratitudine per la disponibilità dimostrata.
È seguito l’intervento di Domenico Guerra, Presidente della Giuria, sul tema: “LA POESIA DIALETTALE PUGLIESE”.
Egli, dopo un’attenta ed accurata ricostruzione storico-letteraria della poesia dialettale pugliese, ha ricordato agli ascoltatori che il dialetto oggi – come strumento di comunicazione -, si è liberato di quella patina che lo relegava nell’ambito del “folclore paesano”, per assurgere a cifra di ragguaglio espressivo degno di stare al fianco della lingua ufficiale dello Stato italiano. Si ricordano, sull’esempio di Napoli, le Accademie circoscritte a gruppi culturali ben precisi: l’Accademia dei Trasformati, dei Pigri, degli Erranti, etc…
Cita, inoltre, Pier Paolo Pasolini e la sua visione critica nei confronti del dialetto pugliese, senza, però, sottovalutare che il fondatore dell’Accademia di lenga furlana individuava nel dialetto “l’ultima sopravvivenza di ciò che ancora è puro e incontaminato”. Ed in quanto tale – sosteneva l’autore -,il dialetto merita tutela e protezione. Non trascura, però, di rivolgere l’attenzione anche alla produzione garganica. Si ricordano, infatti, il polo Borazio – De Cristofaro (v.C.Siani), i contrasti di Di Jasio, Michele Capuano, Petrucci.
La tradizione ora continua, perché in questa ampia produzione s’insinuano le inquietudini e gli stati più marcatamente lirici, sospingendosi verso forme espressive neodialettali di Scarale, Guerra e Rignanese. I versi rapidi, i tratti ambientali catturati attraverso le sfumature di luce o la messa in scena di oggetti apparentemente inerti e solitari in contesti talvolta diroccati o abbandonati rappresentano il principium individuationis dell’essere poeta oggi.
Così come la modulazione del verso in Serricchio o in Luciani ci consentono di accedere negli ambiti dell’ansia esistenziale del mondo che viviamo, ma che ancora non si costituisce come una svolta chiara e determinata.
L’esperienza, però, dei nuovi poeti denota spesso la coscientizzazione del dolore e della denuncia del disagio sociale, naturale e umano. In molte liriche pare di vivere come un nuovo linguaggio alla ricerca del futuro, ma pur sempre ostacolato dalla frammentazione del ceppo etnico costitutivo dell’inseità mono e pluri-soggettiva:in qualche caso il dramma dello smarrimento cosmico lo si vive materialmente attraverso la rassegna di oggetti elevati a metafore di una globalità scomparsa o distrutta dal “nuovo” verso un futuro che diventa “ghiaccio”, smarrimento, senza tregua o brevi soste di oasi.
Così oggi ci pare di vivere, come in un uragano, nelle tenebre dei senza volto, carne da gettare in un baratro indefinito, sulla quale planano avvoltoi e rapaci d’ogni genere. Ma da questa acrobatica, esausta e convulsa ricerca, non difetta il desiderio di ambire verso un mondo diverso, autentico e vero, capace di liberare il presente dalle ambiguità e dal “selvaggio” che offuscano o cancellano la dignità umana.
L’incontro è continuato con la lettura e il commento di alcune poesie dell’artista Domenico Palena. Un autore riconosciuto a livello di Capitanata e che rappresenta per il Gargano e l’immaginario collettivo il serbatoio di memorie straordinarie da custodire o difendere gelosamente come esempio vivente della civiltà contadina. Vita, modi e detti del passato ancora oggi fonte di saggezza e di valori inestimabili.
All’interno del meeting non potevano mancare – come da regolamento del Concorso -, gli under 12 anni: Libero Prencipe e Michele Torchiaro. I loro componimenti schietti non sono altro che la proiezione di quello che più desiderano o che hanno vicino: per Michele la figura del padre ossia la forza della protezione, per Libero le figure e i giochi fantasiosi che animano l’inconscio del mondo psichico. In ambedue i casi si scopre una cifra comune: il potere del gioco, della fantasia all’interno della comunità paesana o la capacità della certezza attinta dall’autorità paterna.
Uno spazio particolare è stato ritagliato per consentire agli ospiti Antonio Lombardi e Vincenzo Chimisso di intervenire sul contenuto dei componimenti. I versi del primo sono una vera e propria denuncia contro l’ ecomostro di nove piani fatto costruire a Vieste, senza rispetto né del paesaggio né dei diritti umani. I versi del secondo “Nzino”, letti dallo stesso autore appartenente ad una comunità di albanesi di stanza a Campomarino, hanno riempito simpaticamente la sala di suoni e accenti nuovi mai ascoltati. Anche i contenuti, però, sono stati interessanti e degni di attenzione.
Il cantautore Antonio Silvestri è intervenuto raccontando in versi e in musica il suo vissuto di giovane protagonista che vive in un Sud dove la disperazione talvolta destituisce l’io.
Mariligia Troiano e Savia Ciuffreda hanno letto i giudizi stilati dalla
Commissione e approvati all’unanimità.
È seguita, infine, la lettura dei testi poetici premiati da parte di Renato Narcisi, Lucia Scarabino e lo scrivente. Sono stati consegnati i premi e gli attestati a tutti i concorrenti.
La direzione artistica ringrazia in particolare gli esterni: Antonietta Iaculli, Giuseppe Trombetta e Vincenzo Chimisso. Un riconoscimento alla commissione prefettizia per la concessione del contributo e a tutti gli sponsor privati.
Hanno meritato l’attestato i concorrenti:
(in ordine alfabetico dello pseudonimo)
1) A.A. ARMILLOTTA ANTONIO
2) “Ad maiora semper “TROIANO PASQUALE (IV,V E VI EX AEQUO)
3) ANNA VELVET FIDANZA LIDIA
4) ANTEUS ARDOLINO RAIMONDO
5) ARCO MALERBA VINCENZO (IV,V E VI EX AEQUO)
6) Arpas ARMILLOTTA PASQUALE
7) AUGUSTO NOTARANGELO MATTEO – CIUFFREDA MATTEO
8) BASILICA GUERRA A. PIO
9) BIAGIONE SALCUNI BIAGIO
10) Big Babol ORRINI PAOLO
11) Brelio PIEMONTESE LIBERO
12) “BRIGANTE“ FRATTARUOLO CARMELO
13) Celeste LITANTRACE CELESTE
14) “Chepe tust“ LA TORRE DONATO
15) “Déjà vu TOTARO MARIA CARMELA (II PREMIO)
16) Eros CASTRIOTTA CINZIA
17) Felix BISCEGLIA FELICE
18) FRARM ARMILLOTTA FRANCESCO
19)Il conte Max MASTROGIACOMO MASSIMILIANO
20)“Il pasticciere“ TOTARO MICHELE
21)“La nosta atavica omertà“ (F.C.) LOMBARDI ANTONIO
22)Lauretta SOLDANO ANNUNZIATA
23)Liberamente TARONNA FILOMENA
24)Nennella NENNA FRANCA
25)“Nzino“ CHIMISSO VINCENZO
26)Omega CIOCIOLA FRANCESCO
27)Pecora nera FIDANZA LEONARDO
28)Per… SALCUNI PIETRO(III PREMIO)
29)Petro 15 TROMBETTA GIUSEPPE (IV,V E VI EX AEQUO)
30)Piper DI IASIO SILVIA CARMEN
31)Pure li pulece tenene la tosse SACCO PASQUA IMMACOLATA
32)RETOR LA TORRE GIUSEPPE (I PREMIO)
33)“Santo“ QUITADAMO GIOVANNI
34)“Semel in anno licet insavire“ PRENCIPE GIUSEPPE
35)Stella IMPAGNATIELLO ROSALBA
36)Tommi GENTILE TOMMASO
37)Turidde TOTARO SALVATORE
38)“Tutti hanno ragione disse Pingone“ TOTARO PEPPE
39)‘U lupe CIUFFREDA MARIO
40) 23 IACULLI ANTONIETTA
41)“Volli sempre volli/fortissimamente volli“ CLEMENTE DAMIANA ANGELA
42) Zeta (F.C.) SARAH PELUSI
Michele Campanile