Ieri, in Riihimaki (Finlandia), dopo una breve malattia lascia la vita terrena il nostro concittadino Bartolomeo Prencipe. Una delle figure emblematiche nel mondo dell’arte pittorica che molto ha fatto parlare di se sia in Italia che all’estero. per l’originalità e la tecnica applicata ai suoi dipinti che ha fatto trend nel modo di intendere e praticare la pittura moderna. Purtroppo non abbiamo avuto il piacere di conoscerlo fisicamente. Il nostro incontro, però, è avvenuto per via telematica, grazie alla segnalazione di un comune amico, l’arch. Franco Sammarco. Già in passato ci siamo occupati di Meo sul nostro portale pubblicizzando le sue tante mostre tenute in Finlandia riscuotendo notevole successo di pubblico e di critica per il tratto e il modo estroso e brillante di usare i colori. In una delle tante corrispondenze ci ha esternato il desiderio, accarezzato da sempre, di esporre i suoi quadri nella città che gli diede i natali. Tante sono state le richieste, regolarmente disattese, avanzate al Comune di Manfredonia al fine di patrocinarne una. Purtroppo il suo sogno è rimasto nel cassetto, lo ha portato con sé. Bartolomeo, per i finlandesi Meo, nasce a Manfredonia il 30 settembre 1947 (oggi avrebbe compiuto sessantotto anni). Trascinato dalla innata voglia di conoscere il mondo e, spinto dal vento giovanile del ´68, si ferma a Milano, dove ritornerà a vivere per oltre dieci anni, dopo aver girovagato per mezza Europa (Germania, Finlandia, Olanda, Francia). La capitale lombarda sarà la tappa importante della sua vita, del suo lavoro, della sua attività di fotografo professionista prima e di artista, intessendo rapporti di amicizia con artisti, scrittori e giornalisti italiani e stranieri. Conosce Asta, con la quale condividerà le esperienze milanesi che gli darà due figli, Elsa e Massimo. Nel 2004 si trasferisce a Riihimäki, a 60 km dalla capitale (Helsinki) dove concluderà la sua vita terrena, continuando a lavorare nel suo studio e insegnare la tecnica dell’affresco a strappo. E’ importante sottolineare i particolari legami che Bartolomeo aveva instaurato con la sua terra, prima sporadici, divenuti negli ultimi anni più frequenti, lo dimostrano i contatti che manteneva con i tanti artisti. Ciò a dimostrare non solo l’attaccamento alle radici, ma sopratutto alla cultura ed ai colori del meridione. Prencipe, seguendo gli insegnamenti del M° Ottavio Troiano, ha utilizzato la stessa tecnica dell’affresco a strappo e gli stessi materiali come, nel passato, hanno fatto i grandi maestri. Graffiti, nature morte, paesaggi rivissuti con l’impiego della sabbia, della calce spenta, con quella tecnica che dal passato ci affascina e nel contemporaneo ci stimola con atmosfere e suggestioni ricche di sensibilità. Quasi una sfida che Meo in tutti questi anni ha cercato di trasmettere a quanti vorranno seguire la sua tecnica artistica dell’ affresco a strappo. Con la sua scomparsa l’arte ha perduto il grande fautore di una tecnica che ha rivoluzionato il mondo della pittura. Possiamo dire, però, che l’amico Bartolomeo, attraverso la sua arte continuerà a vivere attraverso quanti lo seguiranno. Da queste colonne, il direttore e l’intero corpo redazionale di ManfredoniaNews.it si associano al dolore che ha colpito la famiglia Prencipe per la scomparsa dell’amico Bartolomeo che, siamo certi, non sarà dimenticato dai suoi concittadini.
Matteo di Sabato