“L’approvazione del prelievo in deroga dello sturnus vulgaris è un atto di buonsenso che la politica pugliese oggi ha inteso porre in essere, dimostrandosi sensibile alle istanze degli agricoltori che hanno ingiustamente patito per gli ingentissimi danni prodotti dalla specie in questione”.
Così il vicepresidente del Consiglio regionale, Giandiego Gatta.
“Lo sturnus vulgaris – aggiunge – ha una capacità di riproduzione superiore a buona parte delle specie animali. Una specie che fa razzie di colture, giungendo a distruggere il 90 % di uliveti, frutteti, seminativi. Infatti, secondo le più autorevoli riviste scientifiche, si tratta di una delle 100 specie più invasive al mondo e, sotto il profilo igienico sanitario, è un veicolo di gravi malattie, micetiche virali, batteriche, parassitarie. Ciò che ha destato la rabbia degli agricoltori e di noi rappresentanti istituzionali è che, fino ad oggi, non sia stato possibile cacciare la specie per un mero errore nella redazione degli allegati alla direttiva 207/2009 dell’Unione Europea, perché scambiato per altro esemplare meno diffuso. Oggi, però, abbiamo offerto una risposta concreta in quanto, oltre all’approvazione del prelievo in deroga, per la prima volta il Consiglio ha previsto uno stanziamento finanziario di 20 mila euro per supportare la legge con un necessario studio scientifico, al fine di evitare eventuali procedure di infrazione Ue. Ergo, siamo davvero nelle condizioni di poter asserire di aver messo un punto fermo alla tutela della salute pubblica e del comparto agricolo.
Sono orgoglioso – conclude Gatta – di essere stato cofirmatario della proposta e aver dato un contributo per la soluzione di un problema che angustia i produttori pugliesi da tempo”.
Non si farebbe prima a d aprire la CACCIA, invece di spendere soldi pubblici.
I cacciatori che ci stanno a fare. A volte anche loro sono utili.
I cacciatori sparano a tutti. Lasciamoli calmi.