Domenica 22 Dicembre 2024

Manfredonia calcio: con il fanalino di coda Serpentara finisce 2-2

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La Serpentara guadagna un punto, il Manfredonia ne perde due. I laziali, reduci da quattro sconfitte consecutive con appena tre gol segnati e dieci subiti, al Miramare conquistano il primo punto stagionale con addirittura due gol messi a segno in una sola partita. Strano il calcio, a volte. La formazione di Centra “costringe” al pari casalingo i sipontini, i quali, dopo i ceffoni rimediati a Francavilla con il fanalino di coda erano decisi a rialzare la testa. In teoria, il rettangolo verde però dice altro. Le prime avvisaglie arrivano dopo appena trentotto secondi quando Valentino costringe a De Gennaro ad impegnarsi parecchio. La Serpentara schiera un ordinato 4-4-2, De Iulis e soci giocano semplice, il Manfredonia invece “forza” la giocata con diversi lanci lunghi preda dei difensori laziali. Occorrono degli spunti, quelle giocate in grado di creare la superiorità numerica. E allora ci pensa De Vita a saltare un paio di avversari e poi a concludere con un destro che Saccucci blocca a terra. Poi, sale in cattedra Valentino con diverse conclusioni, il numero dieci ospite ci prova dalla distanza ma la mira non è delle migliori. Al 23′ ancora De Vita protagonista: destro a giro ma Saccucci si allunga e devia in angolo. Per l’attaccante brindisino è il preludio al gol che arriva al 38′ grazie ad un’azione perfetta: Pompilio dà il la, taglio perfetto per Pellegrino, l’esterno biancoceleste apparecchia per De Vita che da due passi fa 1-0.

La prima frazione di gioco termina con il Serpentara in avanti, ospiti in gol con un colpo di testa di De Iulis, la rete non viene convalidata a seguito dell’intervento dell’arbitro che punisce il precedente fallo di Maione su Bruno. Ad inizio ripresa Coccia sostituisce Romito, la notizia principale però è il pareggio della Serpentara: Del Duca con una punizione “morbida” mette il pallone lì dove De Gennaro non può intervenire. Al 9′ ingenuità di De Santis: l’esterno laziale già ammonito istintivamente colpisce la palla con le mani e rimedia il secondo giallo. L’inferiorità numerica dovrebbe favorire i biancocelesti. Non è così perchè i ragazzi di Centra trovano la forza per passare addirittura in vantaggio. E’ il 17′, Matarazzo trova campo libero sulla corsia destra, cross perfetto per la testa di De Iulis che lasciato colpevolmente solo in area è libero di battere De Gennaro. Il Manfredonia attacca a testa bassa, le idee non sono nitide e allora la Serpentara riesce in qualche modo a salvarsi. La resistenza laziale cade al 38′: azione personale di Coccia con tanto di destro rabbioso e deviazione che mette fuori causa Saccucci e fa espolodere il Miramare. I quasi cinque minuti di recupero non bastano per trovare il gol del definitivo sorpasso, finisce 2-2.

 Antonio Guerra

MANAFREDONIA: De Gennaro, Palumbo, Romeo, Gentile, Bruno, Pellegrino (24′ st Lorito), Romito (1′ st Coccia), Stajano, Bozzi, Pompilio, De Vita (11′ st Molenda). A disposizione: Tucci, Lenoci, Ciampa, Totaro, De Rita, De Filippo. All. Vadacca

SERPENTARA: Saccucci, Matarazzo (49′ st Capuano), De Santis, Rubino, Del Duca, Scotto Di Clemente, Maione, Cervini, De Iulis, Valentino (13′ st Brasiello), Lustrissimi. A disposizione: Gerosi, Taglietti, Basilico, Maggi, Spaziani, Galeazzi. All. Centra

Arbitro: Pascarella di Nocera Inferiore

Reti: Al 38′ pt De Vita, al 5′ st Del Duca, al 16′ st De Iulis, al 38′ st Coccia

Note: Espulso: al 9′ st De Santis per doppia ammonizione. Ammoniti: Palumbo, Romito, Coccia, De Santis, Valentino, Brasiello. Angoli: 11-0 per il Manfredonia. Rec. pt 2+1, st 4+1 pt e st . Spettatori e incasso non comunicati.

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Manfredonia calcio · News · Sport

Commenti

  • Con tutti questi soldi e questi grandi calciatori non siamo in grado di vincere l’ultima squadra.Andate tutti a casa e fate entrare una sola persona che ha sempre dimostrato di fare cose serie con impegno e passione.Viva Lino , aiutaci a creare un grande Manfredonia.

    Tifoso.doc 29/09/2015 21:35 Rispondi
  • Nel calcio, non sempre vince il più bravo.
    Un solo GRIDO FORZA DONIA !!!! e a morte i Forbicioni.

    tonino 01 51 29/09/2015 16:10 Rispondi
    • A morte i forbicioni è la classica frase che viene detta, quando non si sa quello che si vuole dire, per mancanza di idee o di conoscenza dei problemi.
      Il Manfredonia calcio è composto da due persone di Foggia che hanno il 67% delle azioni, il presidente Sdanga 33%.E’ una società non più di Manfredonia , risvolti di questo problema sono tanti: tante persone hanno espresso un’ opinione diversa dalla tua, ivi il primo cittadino.Un settore giovanile che ha subito una netto calo di iscritti , a differenza della Salvemini ed Accademia.Le persone si sono stancate di vedere e sentire sempre le stesse cose:salvezza e valorizzazione del progetto giovani non di Manfredonia, per una somma di 25.000 euro.A mio modesto parere condiviso da veri tifosi del Donia ti dico che mai avrei pensato ad una società foggiana, con tutto il rispetto per costoro , parlo degli avv Miccoli e Pelusi.
      Manfredonia ha una grande storia calcistica, una storia importante ,una storia che ci appartiene come sipontini e come amanti del calcio.Non sono in grado di capire cosa succederà….tuttavia un cambiamento ci vuole a favore della nostra storia.Non ti sei accorto che la domenica non ci sono più persone.Se non ci sono o non vanno allo stadio un motivo c’è.Vogliono un cambiamento radicale con l’allontanamento di questa società, in primis del Presidente.

      Antonio 29/09/2015 21:28 Rispondi
  • Mandate a quel paese la dirigenza foggiana.

    gaia 27/09/2015 23:15 Rispondi
    • Fuori i foggiani.

      Marco 29/09/2015 21:36 Rispondi

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